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Pasquale Indulgenza (PRC) sul Sindaco di Imperia e la sollevata questione dei test antidroga

9 dicembre 2009 | 08:25
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Pasquale Indulgenza (PRC) sul Sindaco di Imperia e la sollevata questione dei test antidroga

“Non so chi abbia consigliato al Sindaco di fare il test antidroga ma trovo che il gesto sia in definitiva una prova di debolezza e condizionabilità, evidente anche nell’occasione egli si è fatto accompagnare dall’assessore ai servizi socio -sanitari

Se il Sindaco ha subito offese e insinuazioni maligne sulla propria  condotta di vita, ha tutta la mia solidarietà.
Mi riesce peraltro difficile credere che la sua indignazione e rabbia  siano state determinate solamente da quanto circolato su un blog  cittadino, luogo di conversazione telematica che per sua vocazione  privilegia una cifra scherzosa.
Il fatto è che c’è una fortissima pressione, in questa Italia da ‘fine  impero’, a imporre una sorta di Stato Etico, cosa che dovrebbe repugnare  a tutti coloro che hanno saldi principi liberali e democratici. Con  simili forzature, che possono distorcere lo stesso rapporto tra libertà  del cittadino e principio di legalità evocando un assurdo ‘onere della prova’ a carico di amministratori e politici (con un esame clinico, poi!) per convalidare davanti al ‘popolo’ la propria innocenza immacolata, rischia di imporsi una tragica ipocrisia di stile vittoriano. Nell’Inghilterra dell’epoca, il peloso perbenismo dominante voleva che ben due prostitute in media fossero a disposizione nelle strade di Londra per ogni singolo gentiluomo, mentre le fumerie d’oppio erano tra i luoghi più frequentati dalla classe dirigente, ma tutto ciò  non lo si poteva ammettere perché non doveva esistere socialmente e
pubblicamente!!!
Non so chi abbia consigliato al Sindaco di fare il test antidroga (sul  quale continua a non dirsi d’accordo) e ad esporlo mediaticamente – se un legale, i propri referenti politici o il suo stesso pensiero -, ma trovo che il gesto sia in definitiva una prova di debolezza e condizionabilità, evidente anche nel leggere che nell’occasione egli si è fatto accompagnare dall’assessore ai servizi socio/sanitari, medico in servizio presso la stessa struttura ospedaliera, cosa che mi è apparsa francamente stonata. Non credo proprio, infatti, che chi è a capo dell’amministrazione comunale abbia bisogno nè di una guida nè di un tutor per recarsi in ospedale.
I suoi elettori hanno scelto un sindaco giovane, non un primo cittadino-bambino. Quindi, ripeto: solidarietà convinta, ma anche un
invito all’attenzione e alla coerenza.

Pasquale Indulgenza capogruppo P.R.C. al Comune di Imperia