Mauro Merlenghi (Ventimiglia Nuova) commenta l’epilogo della questione Area protetta Capo Mortola

18 dicembre 2009 | 16:00
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Mauro Merlenghi (Ventimiglia Nuova) commenta l’epilogo della questione Area protetta Capo Mortola

“Le polemiche non servono e non aiutano la discussione è quindi pacamente e nell’ottica di comprendere chiedo all’Amministrazione Comunaleche mi si dica come intendono risolvere il problema dell’eccesiva presenza delle barche nella baia di Latte”

Ritengo doveroso commentare l’epilogo della questione dell’ Area protetta di Capo Mortola, il comportamento di alcuni consiglieri comunali è l’evidente segno di come vengono affrontate con superficialità le questioni complesse e la dimostrazione è che non più di due mesi fa il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità (con solo due astensioni) l’idea dell’area protetta.
Comunque a parte l’incongruenza comportamentale ritengo che un Amministratore dovrebbe essere più accorto prima di liquidare la questione affermando che “è stupido escludere subacquei e barche piccole” Questo si spiega solo in due modi: disinformazione e non avere lungimiranza.
Partiamo dal momento in cui si è cominciato: tutti ricorderete la feroce polemica di questa estate per l’eccessiva presenza di barche nella Baia di Latte  con tutti problemi che creavano alla balneazione, è già qui qualcuno dovrebbe dirmi come intendono affrontare il problema.
Nel cercare la soluzione del problema si venuti a conoscenza che esiste un Sic (sito di interesse comunitario) che si estende dalla frontiera fino a davanti alla spiaggia delle Calandre. Cosa prevede la legge quando si è in presenza di un sito di interesse comunitario: si devono adottare tutte le misure necessarie per conservare la sua natura e di fatti a tal proposito la regione Liguria proprio l’anno scorso ha promulgato una legge la n. 28 del 10 Luglio 2009 che guarda caso ha come scopo la salvaguardia e il mantenimento della biodiversità.
Vorrei brevemente riportare alcuni punti delle finalità di questa legge:
(omissis)
a) riconosce gli habitat naturali e seminaturali, la flora, la fauna e le forme naturali del territorio quali beni di rilevante interesse pubblico;
b) garantisce il mantenimento o all’occorrenza il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario, nonché dei tipi di habitat naturali e degli habitat delle specie tutelate nella loro area di ripartizione naturale;
Sempre nel cercare una soluzione al problema sollevato dai bagnanti si è venuti a conoscenza che la legge istitutiva dell’area protetta dei Giardini Botanici Hanbury (legge n. 31 del 27 marzo 2000) all’articolo 6 prevede: 
“Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l’Ente gestore e la Regione, sentiti gli Enti locali interessati e d’intesa con l’Autorità statale competente, redigono un piano di perimetrazione, zonazione, regolamentazione e valorizzazione scientifica, didattica e culturale del tratto di mare prospiciente l’area protetta "Giardini Botanici Hanbury".
Questi punti sono doverosi per spiegare la ragione della nascita dell’idea di sostenere un’area di tutela marina e per questo che affermo che un po’ di lungimiranza e informazione non guasta prima di prendere delle decisioni.
L’istituzione dell’area protetta è la quadratura del cerchio, non ci vuole molto a comprendere che se venisse fatto rispettare il divieto di ancoraggio su tutta l’area del Sic  il numero delle barche sarebbe largamente inferiore.
Io voglio credere alla buona fede di alcune affermazioni e all’infervoramento del momento ma affermare che in Costa Azzurra è possibile l’ancoraggio senza divieti è palesemente senza fondamento anzi i nostri vicini sono molto più attenti alla difesa dei loro mare basti pensare alle isole Porquerolles, inoltre nella baia di Villefranche non esiste un Sic ne tantomeno una prateria di posidonia ma è un fondale sabbioso.
Comunque le polemiche non servono e non aiutano la discussione è quindi pacamente e nell’ottica di comprendere chiedo  ufficialmente all’Amministrazione del Comune di Ventimiglia che mi si dica come intendono risolvere il problema dell’eccesiva presenza delle barche nella baia di Latte e come ottemperare alla legge per proteggere le praterie di posidonia.
Infine mi auguro che la Regione sia più saggia e non soffra di sdoppiamento di personalità e adempi a quanto legiferato precedentemente.

Mauro Merlenghi Consigliere Comunale Lista Ventimiglia Nuova