L’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori

9 dicembre 2009 | 10:16
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L’Orchestra Sinfonica di Sanremo  ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori
L’Orchestra Sinfonica di Sanremo  ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori
L’Orchestra Sinfonica di Sanremo  ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori
L’Orchestra Sinfonica di Sanremo  ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori
L’Orchestra Sinfonica di Sanremo  ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori
L’Orchestra Sinfonica di Sanremo  ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori

Giovanni Gai e Salvatore Percacciolo sono entrati nel mondo di Haydn pieni della loro volontà, ricchi di studio e riconoscenze

Domenica pomeriggio, al Teatro del  Casinò, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha accompagnato nei “primi passi” due giovani Direttori, Giovanni Gai e Salvatore Percacciolo e si è lasciata accarezzare dalla decisa delicatezza delle mani del grande M° Piero Bellugi.
L’Orchestra ha fatto crescere questi due giovani nel breve spazio di pochi giorni nel loro primo importante concerto. E’ una bella esperienza. E’ una scuola che Sanremo si può permettere e, anche da questo, potrebbe partire un’ulteriore nuova immagine della nostra “Sinfonica” come punto di riferimento per il lancio definitivo dei giovani verso quest’arte. Perché no? Qualcuno potrebbe pensarci.
Gai e Percacciolo sono entrati nel mondo di Haydn pieni della loro volontà, ricchi di studio e riconoscenze come il premio degli “Amici della lirica”, il primo, ed il premio “Carlo Maria Giuliani” come miglior allievo, il secondo.
Sono state eseguite di Franz Joseph Haydn, “L’anima del filosofo” – Ouverture, “Il mondo della luna” – Ouverture, la Sinfonia N. 88 in Sol Maggiore e la Sinfonia N.101 in Re Maggiore (La Pendola).
Musica squisitamente strumentale piena di espressività e di gusto per la natura. Il mondo di Haydn è pieno di poesia, è volubile e galante come i suoi minuetti, vi è una serenità dominante ma capace di tensioni patetiche. Il M° Bellugi ed i Professori hanno accompagnato il pubblico in questa dimensione che ispira  la felicità della natura senza confini, una giovane grazia, ingenua e gaia. Ancora un successo, ancora un programma molto gradito.

Marco Crovara
(Amici dell’Orchestra Sinfonica)