“Il Presepe lo facciamo noi”, gara tra le scuole dell’infanzia e le primarie della Città di Sanremo

4 dicembre 2009 | 12:26
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“Il Presepe lo facciamo noi”, gara tra le scuole dell’infanzia e le primarie della Città di Sanremo

La Nuova Amministrazione comunale con questa iniziativa tende a rivalutare le tradizioni cristiane italiane in un periodo in cui l’identità culturale nazionale si trova in uno stato di in profonda sofferenza

Molte volte gli italiani si lamentano dell’invasione del loro paese da parte degli immigrati stranieri per giustificare una pecca che da anni invece affligge le loro coscienze: la perdita di un sentire comune, di un’identità culturale comunitaria,nazionale ed europea, che affondi le proprie radici, e non potrebbe essere altrimenti, nella ricca storia del “ Vecchio Continente” ammantata in gran parte dalle comuni origini cristiane. In nome del relativismo materialista si ritiene che sia politicamente scorretto proporre la propria cultura, le proprie tradizioni, il proprio sapere alle popolazioni straniere immigrate tra di noi. Perseguendo tale distorto senso d’accoglienza si è giunti al controsenso che in molte scuole primarie d’Italia, credendo di fare un favore agli alunni di altre fedi, si passa sotto silenzio, od addirittura si nega, la stessa Festività del Santo Natale insieme a tutte le tradizioni ad esso collegate. Cosciente della necessità di dover recuperare le tradizioni più genuine dell’antico sentire religioso e civile del popolo italiano, l’Amministrazione comunale di Sanremo, sponsorizzata dalle librerie cittadine, ha organizzato quest’anno un concorso indirizzato alle scuole materne e primarie della città chiamate a costruire ed assemblare un Presepe, cioè quella particolare rievocazione della Natività tipica espressione della Fede cristiana popolare italica introdotta da San Francesco d’Assisi a Greccio nel tredicesimo secolo. Il titolo dell’iniziativa è, per l’appunto, “ Il Presepe lo facciamo noi”. Gli elaborati dei piccoli scolari “ matuziani” verranno esposti al Palafiori di Sanremo tutti i giorni dal venti Dicembre sino al dieci Gennaio. “ Abbiamo voluto apposta proporre questo concorso che permetterà, anche plasticamente, ai nostri bambini di riscoprire il senso della Natività al fine di ravvivare l’essenza delle tradizioni cristiane della Nazione in cui vivono” affermano i promotori dell’iniziativa tra cui, ovviamente, il Sindaco Zoccarato. Essere fermamente convinti dei propri valori culturali e delle proprie tradizioni, se si opera in maniera corretta, infatti non è un segno propedeutico ad una dolorosa divisione tra gli italiani e gli “ altri” ma anzi è una formidabile occasione di dialogo, di proposta, a chi giunge nel nostro paese in cerca di un lavoro dignitoso e di una vita migliore, di un qualcosa di diverso. “ I segni della nostra tradizione non devono essere rinchiusi in uno scrigno da custodire gelosamente, bensì devono essere amichevolmente offerti agli ospiti” sottolineano poi sempre i promotori del concorso. C’è infatti da aggiungere il fatto che gran parte delle famiglie immigrate a Sanremo, i cui pargoli frequentano le scuole cittadine quotidianamente al fianco degli autoctoni, non avvertono tale tipo di proposta come un’imposizione ma la considerano benvenuta giacché molte volte confidano essere l’Italia un paese che ha smarrito la propria identità e che quindi sono poco propensi a prendere sul serio. 

Sergio Bagnoli