Il fascino di Sanremo nelle parole di un nostro lettore

Sanremo conserva intatto il suo fascino. Come la ninfa Calipso, la regina della Riviera seduce in ogni sua stagione. E così è anche la Sanremo di quest’epoca di crisi. Regala l’oblio con un suo bacio. Un dardo che va dritto al cuore di chi la incontra, riempiendolo di emozione. Sanremo è sempre ricca di arte e di natura. Non teme confronti neppure nell’attuale e sconcertante clima di ricerca parossistica di audience. Non smarrisce la sua antica vocazione. Teatro di eventi, segnata dalla magia della sua storia, Sanremo si apre verso nuovi orizzonti, che non sempre raggiunge. Solo chi si avvicina a Sanremo ne vive a pieno l’intensità e l’eleganza del suo mito. Sensazioni che la Città dei Fiori sa dare soprattutto ai distratti: un quadro d’autore, che fissa nelle immagini il ricordo dei suoi momenti migliori.
Questa è Sanremo. Si finisce per sognarla. Rappresenta uno speciale eldorado per chi da lontano ne percepisce il richiamo. Si tratta di un’opera dolce e struggente, che ha il pregio dell’incompiuta: un itinerario della coscienza, sentito come un progressivo, ma mai definitivo addio. E’ il segreto di Sanremo. Un poema ancora da scrivere nelle sue parti conclusive. E la conclusione è lontana, ancora molto lontana. Sanremo esorcizza il suo declino e riesce a sopravvivervi con la sua classe irripetibile. Sanremo non è forse Sanremo?

Pierluigi Casalino