Et voilà: il cesto sorpresa fa nuovamente tendenza!

5 dicembre 2009 | 12:26
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Et voilà: il cesto sorpresa fa nuovamente tendenza!

Contrariamente allo smercio vergognoso che si fa per guadagnare, chi ama i cani realmente e indipendentemente dalla razza, colore e peso, sa che a Natale aumenta l’egoistica ricerca di cuccioli da regalare

Contrariamente allo smercio vergognoso che si fa per guadagnare, chi ama i cani realmente e indipendentemente dalla razza, colore, peso, sa che a Natale aumenta l’egoistica ricerca di cuccioli da regalare; diventeranno giocattoli di “smaliziati” e “vivaci” bambini che li tortureranno sotto risatine di genitori divertiti! Se va meglio saranno soltanto un peso da portare a spasso.
Da questa tipologia di Clienti i canili cercano di difendere i loro animali.

Per questo Natale potremmo pensare a qualcosa di tenero ma, al tempo stesso TRENDYSSIMO: un “CESTO SORPRESA” per i piccini e per gli innamorati.
Cos’e’!Il ritorno ai regali di un tempo. C’e’ sempre un bimbo che aspetta una bella sorpresa; un’innamorata che attende il suo regalo.
Quante volte nel bel mezzo delle più romantiche commedie Americane s’intravede sotto l’albero il “cesto sorpresa”? Un bellissimo supporto colorato oppure un bel cestino di vimini dentro il quale, respira, la più tenera delle creature animali: un cucciolo di cane o gatto.
Che fatica trovare quello che può essere “il migliore” secondo le esigenze, gusti e denaro. Inizia una ricerca spasmodica, telefonate ad amici, parenti; il giro tra decine di negozi di animali inizia generalmente all’ora di punta quella in cui si esce dal lavoro.
Caos, stress ed indecisione sono elementi base per un buon regalo di Natale.
Qualcuno talvolta pensa di andare a fare un giro al canile ma, un regalo deve essere di un certo livello, inoltre, i randagini del canile sono per lo più malati, stando a quanto dicono!
Così inizierà il conto alla rovescia che porterà alla grande notte: la Santa notte!
Il “regalo” verrà consegnato: una testolina che esce dal cesto, strani suoni, leccate di baci ovunque (se sarà permesso).
Le coccole che avrà “il regalo” saranno infinite; il suo nome risuonerà per casa come un dolce carillon; sarà mostrato a chiunque ,vicini del piano di sotto, sopra, amichetti. Un’effusione di amore da dare e ricevere. Quanti soldi spesi!!
Per molti, però, non sarà così semplice. Dopo qualche mese, anche i più tenaci, scoprono che la vita non è un film e quel “regalo” ha bisogno di cure, aldilà del cibo, di amore, di giocare, di stare bene.
Nella rubrica quotidiana della nostra vita ci sono un’infinità d’impegni, così, portare a spasso un cane, provvedere ai suoi vaccini, pulire la lettiera del gatto, diventa difficile, non tutti sono in grado di farlo!
Speriamo il bambino non si stanchi presto di giocare col suo amichetto perché , stando alle recenti statistiche, dopo averlo torturato tra tirate di coda, bicchieri in testa e varie, anche il più simpatico dei cagnetti o gattini diventa un complemento d’arredo prima, un peso poi.

A qualche km dalle bellissime case in cui si sta festeggiando il santo Natale tra calore e cibi doc si sentono ululati, pianti che il freddo poi zittisce nel cuore della notte, provengono dal canile.
Ogni mattina ci sono persone che dedicano una parte della loro giornata agli animali “di nessuno”, quelli che una notte di Natale l’hanno avuta in passato ma poi sono stati gettati “fuori dalle balle”.
I volontari indossano abiti vecchi e comodi, stilosissimi stivaletti in gomma alti fino al ginocchio, guanti :sono pronti per avventurarsi in spaziosissime, affollatissime “celle”.
Non vi sono cestini e copertine colorate all’interno dei canili, ne pavimenti caldi ma, escrementi della notte, brina, umidità e ciotole vuote dal mattino del giorno prima.
Un vasto numero di “esseri” intirizziti dal freddo, aspettano di mandare giù un boccone, avere almeno un gesto d’affetto, scodinzolano dando il benvenuto.
I più fortunati quella mattina avranno la loro carezza, altri un sorriso, altri ancora indifferenza!
Uscendo dalle celle grandi, i volontari attraversano corridoi a cielo aperto e raggiungono “l’isolamento”.
Qui ci sono coloro che devono essere studiati e visitati, quindi stanno da soli. Generalmente sono li da pochi giorni; l’ultima passeggiata e’ stato il peggior incubo!
Aspettano il ritorno di un padrone che non tornerà, non mangiano, qualcuno finisce in alimentazione forzata con flebo.
Il volontario fa il suo “lavoro” pulisce alla meglio quel posto, riempie le ciotole, richiude il cancelletto.
Il giro continua verso una zona che dai primi di Dicembre e’ separata dalle altre: il nido!
Qui un modesto numero di cuccioli (ancora vivi se fortunati) piange per la fame ed ha voglia di vivere, giocare, addormentarsi tra le braccia calde di qualcuno, correre, rincorrersi.
Fino a dopo le festività quella zona e’ “Off-Limits”. Vi chiedete perché?
Contrariamente allo smercio vergognoso che si fa per guadagnare, chi ama i cani realmente e indipendentemente dalla razza, colore, peso, sa che a Natale aumenta l’egoistica ricerca di cuccioli da regalare; diventeranno giocattoli di “smaliziati” e “vivaci” bambini che li tortureranno sotto risatine di genitori divertiti! Se va meglio saranno soltanto un peso da portare a spasso.
Da questa tipologia di Clienti i canili cercano di difendere i loro animali.
Sono quasi 45 milioni gli animali che popolano le case degli italiani: sono stati 150mila quelli abbandonati e 73 mila circa quelli vittime di maltrattamenti.
Quando c’e’ ancora un minimo di umanità dopo bacchettate, sgridate isteriche che terrorizzano e digiuni, qualcuno li porta o riporta in canile sentendosi “civile” rispetto a chi li porta a morire per strada.
A proposito il luogo in cui vengono lasciati sbattendoli fuori dall’auto e’ molto lontano dall’abitazione poiché il “povero fido” le tenta tutte pur di ritornare a casa.
Quanti cani e gatti salvano dalla depressione, dalla solitudine, dalla tristezza.
Quante feste al rientro a casa dopo il lavoro.
Sotto il tavolo invece, quando in casa si urla!
Il silenzio quando non stano bene ,gli dona più dignità che a tanti esseri superiori!
Circa la definizione di “essere umano” mi soffermerei a pensarci su prima di scriverlo.
Si è ancora tanti i “carnefici”. Troppe cucciolate chiuse dentro le buste “nere” e gettati nei fiumi oppure in mare.
A poco servono gli aiuti dati da Comuni, Regioni per sterilizzare i “Trovatelli”, ci si annoia di portarli anche se il tutto è gratuito!!!!
Cani picchiati per un abbaio di troppo; lasciati morire sui tappeti di casa; gettati in autostrada dall’auto in velocità senza guinzaglio dopo che eventuali tatuaggi sono stati cancellati con torture atroci per evitare si scopra l’autore del misfatto.
Ancora cani legati alle catene; tenuti dentro giardini in gabbie puzzolenti e fredde peggio delle celle di un canile.
Animali portati a caccia di cinghiali che tornano squarciati per far contenti i padroni; sventrati per le sperimentazioni animali; trasferiti all’estero con finte adozioni per guadagnare soldi e poi ucciderli ricevendo lauti compensi per le carcasse.
Ancora dobbiamo sentirci raccontare la storia dei bambini che muoiono di fame? Lo sappiamo già tutti, è maledettamente triste ma è un’altra storia di vita, altri aiuti da dare, altre lacrime da versare.
I più incapaci credono che gli amanti degli animali siano uomini problematici bisognosi d’affetto; si prendono gioco di loro; siamo deboli! Si meravigliosamente deboli di amare: scusate se e’ poco!
Allora lasciamo morire alberi, intere foreste, che ci siano pesci avvelenati,che si inquinino i mari!
Non compriamo più auto è superfluo, andiamo in bici. Perché spendere soldi al ristorante? Mangiamo in casa e con i profitti aiutiamo chi ha bisogno!
Se tutto ciò vi sembra assurdo allora riflettete quando nel vostro marciapiede o nel vostro condominio un uomo ha cura di un amico a 4 zampe! Gran parte delle volte dietro queste adozioni si nascondono “grandi storie d’amore”.
Ma chi non e’ stato per un pò amico di un cane o gatto non parla un linguaggio sublime , si è perso la parte migliore!
E ancora, vi chiedete perchè quei cagnetti e gattini del canile vengono nascosti durante le feste?
Se non si e’ pienamente convinti dell’acquisto di un animale domestico, meglio comprare un peluche, costa meno e si lava con facilità!
E poi, chi ama realmente i cani, passa sempre da un canile prima di acquistare: parola di una volontaria!

Legge 189/2004 a tutela e difesa degli animali domestici
Entrata in vigore il 1/8/2004, regola le pene e le sanzioni per l’abbandono degli animali.
Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate

3. L’articolo 727 del codice penale e’ sostituito dal seguente:
"Articolo 727. – (Abbandono di animali). Chiunque abbandoni animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattivita’ e’ punito con l’arresto fino ad 1 anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze".