Corruzione e concussione a Taggia: depone il perito Zunino, chiesta modifica dell’imputazione
Il Tribunale rigettata la richiesta di esame di Gavinelli sui costi delle opere in contestazione, perché ritenuta superflua, dispone l’acquisizione presso la CCIAA di Imperia del prezzario provinciale delle opere edili. Nuova udienza il 9 marzo 2010.
Nuova udienza in tribunale, nell’ambito del maxi processo per corruzione e concussione sull’edilizia a Taggia, per il filone sui presunti appalti truccati relativi alla realizzazione di alcuni lavori di ricostruzione del dopo alluvione che vede imputati l’imprenditore Giuseppe Bianchi e la “Bianchi Costruzioni”. È continuata oggi la testimonianza dell’ingegner Carlo Zunino, chiamato in qualità di perito della difesa, già sentito nella precedente udienza. L’ingegnere non era riuscito ad esaminare quattro faldoni riguardanti gli appalti post alluvione vinti dalla ditta Bianchi Costruzioni Generali e dalla ditta Negro, per lavori a Mendatica e Montegrosso; le conclusioni del perito sono state le stesse della volta precedente, relative agli altri appalti contestati e già esaminati: i prezzi a base d’asta risultano leggermente inferiori rispetto alla media dei prezzario regionale.
“Perché è stato utilizzato il prezzario regionale – ha chiesto il pm Ferraro, che con Zocco rappresenta l’accusa – e non invece quello provinciale?”. “Lavoro da 13 anni con il pubblico – ha risposto Zunino – ma non sapevo dell’esistenza di un prezzario provinciale; non mi risulta. Comunque mi sembra che i ribassi siano in linea con quelli praticati dalla ditta anche prima dell’alluvione (e così gli aumenti relativi ad alcuni casi di lavori particolarmente problematici), sono minimi e perfettamente in linea con le normali fluttuazioni”.
L’esistenza o meno del prezzario provinciale (la questione è rimasta dubbia), fa scattare una discussione, i pm contestano l’utilizzo di un prezzario diverso. Ma secondo il perito, in conclusione, i prezzi sono congrui e le variazioni in difetto o in eccesso perfettamente giustificabili. Al termine della testimonianza l’accusa chiede una modifica dell’imputazione al “Capo G”. La truffa in pratica non si sarebbe verificata durante la stipula degli accordi, cioè nell’aggiudicazione della gara, ma durante i pagamenti (anziché le parole truffa “nell’aggiudicazione delle gare elencate al capo precedente”, i pm chiedono di sostituire con le seguenti parole truffa “nei pagamenti ottenuti da parte dei Comuni indicati nel capo che precede a titolo di corrispettivo della prestazione effettuata”) e chiedono di risentire Paolo Gavinelli sui costi delle opere in contestazione.
Gli avvocati della difesa sostengono che il capo di imputazione non può più essere più modificato a questo punto del processo, poiché tutti gli elementi erano già emersi durante il dibattimento. Il Tribunale rigettata la richiesta di esame di Gavinelli sui costi delle opere in contestazione, perché ritenuta superflua, dispone l’acquisizione presso la Camera di Commercio di Imperia del prezzario provinciale delle opere edili.
Acquisita la richiesta di modifica del capo di imputazione sub G dispone che la contestazione sia inserita nel verbale di dibattimento e che il verbale contenente il capo di imputazione modificato venga notificato all’imputato Giuseppe Bianchi e alla Bianchi Costruzioni Generali, che potranno chiedere nuove prove. Il Tribunale dispone quindi la sospensione del dibattimento e fissa l’udienza per il 9 marzo 2010 alle ore 10.