Consiglio comunale di Sanremo: approvata la nuova convenzione con Ucflor

23 dicembre 2009 | 00:56
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Consiglio comunale di Sanremo: approvata la nuova convenzione con Ucflor

Lunga discussione del Mercato dei Fiori di Valle Armea e del suo affidamento alla Cooperativa Unione Floricoltori della Riviera Ucflor, che dovrebbe gestirlo sino al 2018.

Si discute del Mercato dei Fiori di Valle Armea e del suo affidamento alla Cooperativa Unione Floricoltori della Riviera Ucflor, che dovrebbe gestirlo sino al 2018. L’assessore Franco Solerio presenta il progetto, che ha come punto centrale la salvaguardia e la promozione del marchio “Fiore di Sanremo”. L’opposizione solleva alcune questioni, sotto inchiesta la nuova convenzione, in particolare nella parte dove prevede che nel consiglio di amministrazione dell’Ucflor ci siano tre membri indicati dal Comune, ovvero la capacità di controllo della politica sull’attività della Cooperativa floricola.

L’ex assessore alla Floricoltura Biancheri presenta diversi emendamenti. Tra questi c’è la proposta inserire nella convenzione con l’Ucflor che tutte le iniziative promozionali del settore della floricoltura (eventi, fiere, manifestazioni) vengano concordate con il Comune, con un programma annuale ben determinato. E che per contro il Comune dia tempestive e precise informazioni circa i suoi programmi turistici, in modo da poter sempre coinvolgere il Mercato dei Fiori sanremese. Si chiede inoltre se sia legittimo che nel cda di una cooperativa ci siano soggetti nominati da terzi.

Leandro Faraldi discute l’inserimento nel consiglio di amministrazione del gestore di tre elementi indicati dal Comune e chiede di specificare che si tratti di persone indicate dal Consiglio comunale e in particolare di due membri indicati della maggioranza e di uno indicato dalla minoranza, infine che non si tratti di consiglieri in carica, perché sarebbe una palese circostanza di inconpatibilità. Non solo: “La funzione di controllo è già prevista – dice Faraldi – ma non bisogna pensare ad un controllo troppo pesante, dicendo ad esempio “se non cambiate il vostro statuto entro il 2010, dando spazio a nostri tre elementi nel cda, rescindiamo il contratto”; bisogna decidere se questo gestore ci deve essere o se si vuole gestire il Mercato dei Fiori direttamente. Il giudizio sull’Ucflor deve esser legato alla sua produttività, agli obiettivi raggiunti, non solo al suo grado di dipendenza nei confronti del Comune”.

Marco Lupi ricorda che nel passato l’Ucflor si è sempre dimostrato refrattario alle iniziative promozionali. “L’Ucflor – dice – è responsabile di non avere affrontato la crisi. La forte rappresentanza del Comune di Sanremo è stata voluta perché non ci possiamo più permettere di stare alla finestra e scoprire leggendo i giornali come va la nostra floricoltura. Dobbiamo aver il polso continuo della situazione. E’ vero, noi diciamo all’Ucflor "devi cambiare il tuo statuto e prevedere la presenza di tre elementi indicati dal Comune altrimenti rescindiamo il contratto". Ma noi non consideriamo l’Ucflor un nemico, tutt’altro. L’esperienza accumulata nel tempo dall’Ucflor se coordinata con l’amministrazione può dare buoni frutti. L’Ucflor non può più fare tutto da solo, sapendo che tanto l’assessore alla Floricoltura ha ben poca capacità di intervento. Ci va un piano vincolante che deve essere rispettato. Ma non deve essere vissuto come un rapporto di sudditanza. L’Ucflor deve sentire che il Consiglio comunale tutto – e condivido l’emendamento di Faraldi – la città intera, è lì al suo fianco, che esiste una forte volontà politica per tentare il rilancio. L’Ucflor è una realtà importante che offre occasione di lavoro a 27 mila operatori del settore".

Parlano poi Del Sole, Rossano, Sindoni, Lombardi e Gorlero. Quest’ultimo in particolare teme che la gestione mista pubblico-privato sarà foriera più di problemi che fonte di serenità. Solerio nella replica sottolinea che la pratica è maturata per 5 anni prima di approdare in consiglio. La stessa convenzione recepisce suggerimenti giunti di tante parti. Non viene accolto l’emendamento secondo cui uno dei tre membri del cda sia indicato dalla minoranza. Viene accolto invece che sia indicato che i tre siano espressione del “Consiglio comunale” e non solo genericamente del “Comune”. Solerio non ritiene che esista incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di membro del cda dell’Ucflor, salvo diverse disposizioni di legge. Si vota: 5 emendamenti ritirati, 2 respinti, 4 approvati. La delibera come emendata viene approvata con 16 voti favorevoli e subito dopo viene sancita l’immediata eseguibilità.