Cassa Comunale all’asciutto, ma il Sindaco è impegnato ad impedire la consultazione delle pratiche
Forse il Sindaco, a luglio, dopo le dimissioni del suo assessore l’ing. Di Pasqua Pierluigi, qualche domanda avrebbe dovuto porsela, anziché continuare a ripetere che le cose vanno male per colpa di quelli che c’erano prima
Siamo convinti che in un Comune, mai si possa arrivare, da parte di un Sindaco e di un Segretario Comunale, ad impedire ai consiglieri di minoranza la consultazione delle pratiche e dei documenti..
A Pieve di Teco succede questo e di peggio: Si negano i documenti; Si impedisce al consigliere Molinari di leggere una innocua lettera-aperta, sullo stato dei lavori pubblici; Si eleva una multa al Gruppo di minoranza reo di avere esposto tale lettera nella bacheca comunale; Non solo, sempre il Sindaco di sua iniziativa, in questi giorni, ha addirittura raddoppiato la sanzione portandola da 200 a 416 Euro.
Il Gruppo “Uniti per Pieve di Teco” ha agito per tutelare il diritto di manifestare le proprie opinioni e così compiere il mandato conferitole dagli elettori. Non è possibile sanzionare il lecito esercizio del diritto di critica, avendo agito al solo scopo di protesta per la mancata concessione di intervento al consigliere Molinari.
Intanto nelle casse comunali mancano 850.000 Euro. E’ l’importo pagato a saldo, lo scorso dicembre 2008, appunto con la cassa comunale, alle ditte che hanno eseguito i lavori dell’ex caserma Manfredi, della Madonna della Ripa e dell’ex centrale telecom. Tali lavori dovevano essere rendicontati subito alla Regione ma il Comune lo ha fatto solo a novembre 2009, con un anno di ritardo, con una leggerezza ed una irresponsabilità imperdonabili. Un piccolo comune come Pieve non può permettersi di anticipare una cifra così importante senza preoccuparsi di recuperarla subito. Infatti altre al grave danno economico ora sono pure a rischio stipendi e tredicesime.
Forse il Sindaco, a luglio, dopo le dimissioni del suo assessore l’ing. Di Pasqua Pierluigi, qualche domanda avrebbe dovuto porsela, anziché continuare a ripetere che le cose vanno male per colpa di quelli che c’erano prima, dimenticandosi che ha ricevuto in eredità, quali avanzi di amministrazione, oltre 200.000 Euro e che l’amministrazione Brunengo ha chiuso il suo mandato da oltre due anni e mezzo.
Ugualmente preoccupante è la totale mancanza di strategie e scelte da adottare, per dare rilancio al paese, sia sul piano occupazionale che su quello turistico-commerciale. Se l’amministrazione continuerà a perdere tempo in sterili polemiche e nell’immobilismo, con la politica del no a tutto, sarà purtroppo il paese a subire ulteriori danni ed a perdere definitivamente il treno, con la prossima apertura della galleria di variante della SS 28.
Abbiamo denunciato pubblicamente tutto questo nell’ultimo Consiglio Comunale, ed abbiamo, inascoltati, abbandonato l’aula. Speriamo che i consiglieri di maggioranza si rendano conto della scorrettezza di tali comportamenti ed in quale situazione insostenibile versa il comune per l’accumularsi di troppi problemi irrisolti.
Pieve di Teco, 7 Dicembre 2009
Gruppo Consiliare “Uniti per Pieve di Teco”
Renzo Brunengo, Alberto Molinari, Cappello Anita, Tiziana Brunengo