Anga: il disappunto di un floricoltore di Sanremo che per lavoro opera al mercato di Mondovi

6 dicembre 2009 | 10:12
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Anga: il disappunto di un floricoltore di Sanremo che per lavoro opera al mercato di Mondovi

“Penso che in una realtà globale che deve fronteggiare le immissioni di prodotti da ogni parte del mondo, limitare con strani atteggiamenti “locali” le produzioni agricole nazionali rappresenti una lesione alla circolazione delle merci”

Ormai da cinque anni svolgo, come produttore agricolo, il mercato cittadino a Mondovì. L’area riservata ai produttori agricoli è rappresentata da una tettoia, al di sotto della quale abbiamo trovato il nostro posto.
Nel marzo di quest’anno, ad insaputa di tutti, il comune di Mondovì partecipa ad un bando regionale per poter accedere a fondi che permettono la ristrutturazione dell’area in questione. Il comune riesce ad aggiudicarsi il finanziamento.
Il problema nasce qui, l’area destinata ai produttori agricoli diventerà, per via della ristrutturazione finanziata dalla regione Piemonte, area destinata ai produttori agricoli della regione Piemonte e il disciplinare redatto per questo nuovo assetto prevede che le aziende extra regionali non possano partecipare in alcun modo al mercato in quest’area, destinata ai piemontesi.
Andando a cercare di capire come sia possibile un annullamento della situazione attuale, semplicemente perché “la regione dà i soldi”, ho trovato documentazione che esalta in qualche modo una sorta di protezionismo regionale sui prodotti agricoli, questo inteso non solo contro prodotti extra nazionali, ma addirittura contro prodotti extra regionali.
Viene citata in una delibera di giunta regionale la “filiera corta regionale” e viene menzionato nello stesso documento “accordi tra soggetti pubblici e privati per l’utilizzo di prodotti del territorio”.
Penso che in una realtà globale che deve fronteggiare le immissioni di prodotti da ogni parte del mondo, limitare con strani atteggiamenti “locali” le produzioni agricole nazionali rappresenti una lesione alla circolazione delle merci e sicuramente una riduzione di competitività dei nostri prodotti, già messi a dura prova da accordi commerciali che introducono con disinvoltura fiori e generi alimentari extra europei, che distruggono il mercato interno dei produttori a vantaggio di pochi gruppi di potere.

Ing. Roberto Fiumara Socio ANGA Imperia