Teresa Barazzetti risponde al consigliere Orengo sulla questione scuole Papa Giovanni
Respingo al mittente l’accusa di catastrofismo, in quanto non sono mie le dichiarazioni sulla stabilità dell’edificio scolastico, giunte ai cittadini
attraverso la stampa, e mai smentite o ridimensionate.
Spett. Redazione,
sentitamente ringrazio anch’io il Consigliere Orengo perchè, finalmente, in
qualità di addetto ai lavori, ha avuto la cortesia di rispondere
sull’argomento che da questa estate, dopo l’annuncio dell’inagibilità della
Scuola Papa Giovanni, ha tenuto banco nelle conversazioni, preoccupazioni,
riflessioni e discussioni della gran parte della cittadinanza, per un verso
o per l’altro direttamente o indirettamente coinvolta nella vicenda.
Respingo al mittente l’accusa di catastrofismo, in quanto non sono mie le
dichiarazioni sulla stabilità dell’edificio scolastico, giunte ai cittadini
attraverso la stampa, e mai smentite o ridimensionate.
Contesto anche che le parole "buona qualità" associate ad "indigesto e
nauseante" siano in evidente contrasto, in quanto un piatto condito con
dell’ottimo olio di oliva può risultare sgradevole se questo è in
quantità sovrabbondante al punto da lasciare un consistente strato sul fondo
del piatto.
Preciso che ho usato l’espressione dubitativa "pare" soltanto per
correttezza, in quanto io non ho accesso alla mensa e quindi ho riferito
quanto riportato da alcuni alunni, i genitori dei quali hanno preferito
farli tornare a casa per il pranzo che sapere che non mangiavano, o poco e
malvolentieri perchè i primi risultavano conditi in maniera eccessiva.
Ultimamente essi stessi riferiscono che la situazione è migliorata e alcuni
sono tornati a consumare i loro pasti insieme ai compagni, cosa che comunque
risulta loro sempre gradita. Per altri dettagli mi riservo di comunicarli in
altra sede.
Al Consigliere Orengo consiglierei vivamente, oltre a fare i sopralluoghi,
di comunicarne gli esiti alla cittadinanza e soprattutto alle famiglie
direttamente interessate, quelle degli alunni, che da mesi, anche dalle
pagine di Riviera24, pongono quesiti senza ottenere risposte.
La mia voce si è levata più spesso, ma le posso assicurare che molte altre,
(ultima in ordine di tempo quella del Comitato Genitori dell’IPSAR, la cui
lettera al Direttore di Riviera24, pubblicata ieri, inizia con queste
testuali parole: "Le riscriviamo per l’ennesima volta…").
Egregio Consigliere, si dice che il silenzio è d’oro, ma quello
dell’amministrazione taggiasca è stato controproducente e ha lasciato la
bocca amara a più di un cittadino, soprattutto a coloro che, partecipando
agli sporadici incontri con gli amministratori, hanno avuto ampie
rassicurazioni che si sono poi dimostrate inattendibili.
Se avete fatto del vostro meglio, complimenti per l’impegno, ma una
valutazione unilaterale che non dia spazio e voce alla controparte rischia
sempre di essere in gran parte inattendibile.
Concludo dichiarandomi disponibile ad un incontro e, mentre gradisco la Sua
espressione di simpatia nei miei confronti, rigetto quella di "misteriosa",
in quanto, anche se potrebbe attribuirmi un alone di fascino che, data la
mia non più giovane età, andrebbe sprecato, non mi appartiene allorquando,
sempre firmando per esteso con nome e cognome, propongo attraverso organi di
stampa le mie osservazioni e riflessioni sui più svariati argomenti.
Con i più cordiali saluti.
Teresa Barazzetti