No a dialetto, Lupi: ‘Soltanto l’uscita di Zoccarato dall’aula ha evitato la crisi Pdl-Lega’

‘E’ stata un’operazione politica assurda che ha sicuramente aperto una crepa tra il Pdl e la Lega ed ha avuto come ulteriore danno quello di creare imbarazzo tra l’amministrazione e la direzione artistica della Rai…’.
‘E’ stata un’operazione politica assurda che ha sicuramente aperto una crepa tra il Pdl e la Lega ed ha avuto come ulteriore danno quello di creare imbarazzo tra l’amministrazione e la direzione artistica della Rai. Per questa volta chiuderemo entrambi gli occhi. Certo che sono fughe in avanti che chi governa il Pdl dovrebbe controllare ed evitare’. Il presidente del Consiglio comunale di Sanremo, Marco Lupi, promotore dell’iniziativa, accolta dalla Rai, di inserire le canzoni in dialetto al Festival della Canzone italiana, risponde cosi’ al provocatorio ordine del giorno, approvato ieri sera, in consiglio comunale, con i voti del Pdl, che nel ‘bocciare’ (almeno nell’idea) il dialetto al Festival, si rende favorevole a creare una manifestazione ad hoc per valorizzare le lingue cosiddette ‘municipali’.
‘Solo il fatto che il sindaco (Maurizio Zoccarato, ndr) e’ uscito dall’aula al momento della votazione, ha evitato una crisi nei rapporti tra la Lega e il Pdl – ancora Lupi -. Mi domando chi e’ stato quel genio che ha ritenuto di inventarsi quell’ordine del giorno per sparare addosso alla lega. E mi pare di capire che la pallottola sia tornata indietro come un boomerang, colpendo coloro che l’aveva sparato. Da un lato, infatti, ci sono il premio Nobel della Letteratura Dario Fo, che si dice favorevole ed entusiasta, cosi’ come Mogol, uno dei piu’ grandi parolieri d’Italia e Andrea Bocelli. Dall’altra parte, invece, abbiamo questi grandi uomini di pensiero del Pdl che vogliono insegnare a queste persone quale e’ la via giusta e culturale da seguire’.