L’abbattimento del Muro di Berlino, i Giovani Democratici ‘Bambini un po’ sperduti e inquietati…’

Bambini un po’ sperduti e inquietati, questo eravamo. Bambini disorientati da una moltitudine colorata che abbatteva con la scure del dolore il muro di Berlino. Gente festante che urlava, danzava e piangeva. Piangeva, e le lacrime si mescolavano alla polvere e ai detriti per cementare la ritrovata unione.

Da allora siamo cresciuti insieme alla nuova Storia venuta fuori dal 9 novembre di venti anni fa. Ci ha insegnato a leggere nella meravigliosa furia dei berlinesi quanta voglia di unione ci sia nei popoli divisi dalle derive più disumane e tiranniche del potere, voglia di dialogo, di vicinanza, voglia di libertà. Una delle più imbarazzanti cicatrici di ogni tempo fu innalzata nell’estate del 1961 per ordinare al mondo che gli opposti non possono né devono essere conciliati. Il 9 novembre del 1989, il popolo tedesco ha testimoniato con tutta la sua forza che questo principio è falso.

Come Giovani Democratici di Imperia, vorremmo ricordare la caduta del muro di Berlino come simbolo della volontà dei popoli di superare ogni divisione, perché la vita è migliore insieme, perché la Democrazia ha senso solo insieme. E vorremmo che lo stesso grido, lo stesso entusiasmo, la stessa voglia di libertà spazzasse  via ancora una volta le barriere costruite per marcare o creare le differenze e  impedire il dialogo, oggi e in ogni momento del futuro, qui e in ogni parte delmondo. Che il muro di Berlino insegni a tutti noi a apprezzare e difendere sempre il valore ineguagliabile della fratellanza universale, sale della vera Democrazia.