Enzo Natta ritorna a Imperia, da dove si era allontanato negli anni cinquanta

27 novembre 2009 | 13:43
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Enzo Natta ritorna a Imperia, da dove si era allontanato negli anni cinquanta
Enzo Natta ritorna a Imperia, da dove si era allontanato negli anni cinquanta
Enzo Natta ritorna a Imperia, da dove si era allontanato negli anni cinquanta
Enzo Natta ritorna a Imperia, da dove si era allontanato negli anni cinquanta

Sabato 5 dicembre è prevista la presentazione del suo ultimo libro “Il graffio della regina”

Ritorna a Imperia, da dove si era allontanato negli anni cinquanta, Enzo Natta, nato ad Oneglia, figlio di artigiani del centro storico, la cui casa di famiglia si trova  ancora nel nucleo vitale della città, sopra i Portici Bonfante.
L’Airsc (l’Associazione internazionale e italiana degli storici del cinema di cui è socio eminente) ha indetto – sabato 5 dicembre, alle 16.30, al Centro culturale polivalente (Pz.Duomo a Porto Maurizio) con la collaborazione del Comune di Imperia, della Provincia, e delle due associazioni femminili Fidapa e Soroptismist – la presentazione del suo ultimo libro "Il graffio della regina", edito da Iris4Edizioni di Roma,  che inizia qui un tour nelle più rilevanti manifestazioni letterarie italiane ed internazionali.
Benché l’Autore abbia già scritto molti libri si tratta del suo esordio nella narrativa. Il graffio della regina è infatti un libro giallo anche se, intorno all’intrigo centrale, presenta le caratteristiche di un romanzo-saggio sulla storia della città – dal domino dei celti alla Resistenza – con una riflessione profonda sia sulla natura stessa della narrativa noir e sulle sue connessioni con il cinema, riservando perciò non poche sorprese al lettore, intriganti non solo per il mistero che circonda uno strano omicidio ma per tutte le sue più inattese  implicazioni.
Vero e proprio omaggio alle suggestioni paesaggistiche della Riviera dei Fiori  e dei luoghi più affascinanti di Imperia, il volume sarà anche presentato, il giorno prima, agli allievi dell’Istituto Tecnico Ruffini di Imperia, nel quadro di una serie di seminari dedicati al genere noir.
L’iniziativa – organizzata da Raffaella Ranise – vedrà l’intervento di tre diversi relatori che presenteranno i diversi aspetti del testo : Claudio Bertieri (Presidente della “Fondazione Mario Novaro”, critico cinematografico, uno dei più grandi studiosi italiani della letteratura popolare italiana e del fumetto); Claudia Salvatori (scrittrice e redattrice editoriale, collaboratrice di svariate riviste  e autrice di ben 16 romanzi – per cui ha ottenuto il prestigioso “Premio Alberto Tedeschi”, il “Premio Scerbanenco” ed è stata finalista al selettivo “Premio Italo Calvino” – e molti racconti tra cui uno pubblicato, proprio in questi giorni, in un’antologia di Mondadori) e Teresio Spalla, imperiese anch’esso ma cineasta cosmopolita per vocazione, dirigente dell’Airsc; regista e produttore, scrittore e sceneggiatore, sia per il cinema che per la televisione e il teatro.
Una manifestazione quindi che possiede tutte le caratteristiche per attirare l’attenzione di tutti gli imperiesi, non certo solo gli appassionati di libri gialli, a conoscere, da diversi punti di vista, un loro importante concittadino che è stato anche una delle figure cruciali  della cinematografia italiana e di quella cattolica.
Enzo Natta è infatti da trent’anni il critico di Famiglia Cristiana ma, dopo essere stato ai vertici dell’Ente dello Spettacolo – l’organizzazione cinematografica della Cei – redattore della Radio Vaticana; è stato presidente dell’Ancci (Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani), inventore e direttore della rivista FIlmcronache.
Nel “cinema pubblico” ha svolto un ruolo cruciale fin dagli anni sessanta come responsabile della comunicazioni di Italnoleggio Cinematografico, Istituto Luce, Ente Gestione Cinema, Cinecittà Holding, ricoprendo incarichi presso la Direzione Generale Cinema del Ministero dello Spettacolo oggi Ministero dei Beni Culturali e ambientali.
Al comando di manifestazioni e festival (tra cui la “Mostra del Cinema indipendente di Olbia”, una delle prime rassegne dedicate al nuovo cinema internazionale degli anni sessanta-settanta, e di “Primo piano sull’Autore” un evento che si tiene ancor oggi, ogni anno, ad Assisi) e giornalista con interessi anche di indagine storica (ha scritto su La Discussione, L’Avvenire, Il Giornale d’Italia, Il Popolo, Nostro Cinema) Enzo Natta ha dato un contributo notevole alla scoperta e alla valorizzazione delle avanguardie cinematografiche, senza delimitare mai il proprio campo d’indagine e svolgendo con laica e indipendente determinazione un compito di analisi e sviluppo che ha trovato compimento nei suoi numerosi testi sul cinema ( tra cui Il linguaggio dell’immagine, Cinema e attività critica, Uno sguardo nel buio-cinema e psicanalisi, Cinecittà tra pubblico e privato) e in special e documentari su personaggi del cinema come Luis Bunuel, il dubbio come libertà, vincitore del “Premio Italia” nel 1970 e il “Premio Speciale” al “Festival di Salerno” ’71.
Nel 2008 ha ricevuto il premio “Scrivere di Cinema” per la notevole attività educativa svolta sia su molti testi dedicati all’introduzione didattica al cinema sia per i numerosi corsi di filmologia e storia del cinema rivolti ai giovani che tiene in diversi sedi pubbliche e private.
Una lunga vita di lavoro culturale che presenta svariate sfaccettature di cui l’esordio come romanziere, presentato in anteprima nazionale ad Imperia, può essere una chiave per avvicinare anche i suoi concittadini a questa figura polivalente di studioso e divulgatore al quale è unanimemente riconosciuto un linguaggio fluido e una prosa affascinante.