Criminalità e immigrazione clandestina: 35 arresti della Polizia di Frontiera in un mese

Oltre che dalle ultime misure legislative sull’immigrazione, il lavoro degli Agenti della Polizia di Frontiera è stato supportato anche da recenti dotazioni tecnico/scientifiche che hanno contribuito a velocizzare le operazioni di identificazione.
Sono 35 gli arresti messi a segno dalla Polizia di frontiera, di Ventimiglia, dal primo ottobre al 4 novembre, nell’ambito dei controlli di sicurezza lungo le arterie di retrovalico dell’Aurelia, dell’Autostrada dei Fiori e della ferrovia. La maggior parte dei provvedimenti restrittivi ha riguardato il contrasto all’immigrazione clandestina, anche con il supporto della nuova normativa in vigore dall’agosto scorso. In questo senso: 7 sono gli stranieri arrestati perche’ inottemperanti all’ordine di espulsione; 14 gli immigrati arrestati, perche’ gia’ espulsi dall’Italia e che tentavano di farvi rientro; mentre 3 sono i soggetti perseguiti per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, i cosiddetti ‘passeur’, tra i quali un pakistano, Abbas Saqlain, 33 anni, che trasportava, occultati in un furgone, 9 cittadini indopakistani.
Da segnalare anche l’arresto di uno spagnolo trovato in possesso di 8 etti di oppio e marijuana; mentre sono 3 le estradizioni dalla Francia, tra cui una bulgara, Pancheva Ivalina, 33 anni, con a carico un mandato di arresto europeo per sfruttamento della prostituzione, ad Asti. Nel testo di legge sull’immigrazione, e’ previsto, tra l’altro, l’arresto obbligatorio dello straniero che, gia’ destinatario di decreto di espulsione e raggiunto da ‘nuovo’ ordine di allontanamento, continui a permanere illegalmente nel territorio dello Stato. Questi arresti completano un quadro composito, che conferma come la mobilità lungo l’asse transfrontaliero del Ponente ligure coinvolga forme di illegalità di diversa specie, cosi’ percentualizzabile in base ai soggetti ristretti: 68,5% contravventori norme immigrazione, 20% ricercati per delitti, 8,5% colpiti da mandato arresto europeo ed estradati, 3% trafficanti droga.
‘La libera circolazione attraverso gli Stati aderenti all’Accordo di Schengen – precisa il dirigente della Polizia di Frontiera, Riccardo Cargnelli – non permettea ovviamente la circolazione di persone in posizione giuridica ‘irregolare’ o di beni in condizione ‘illecita’: e’ questa la ratio dei controlli transfrontalieri che, per Regolamento Europeo, devono però limitarsi a verifiche a campione. Il dato non deve avere valenza statistica ma deve invece porsi come lettura analitica dei flussi ‘irregolari’ che interessano questa direttrice di confine’.
Tornando all’immigrazione, questa tranche di arresti riguarda per lo più persone provenienti dai Paesi del Maghreb e, in minor misura, dall’area Asiatica e dall’Africa Centrale. Continuando, 7 sono stati i latitanti in fuga bloccati mentre tentavano di lasciare il territorio nazionale: tra loro, un tunisino, Jassim Jelassi, 25 enne, ricercato per tentato omicidio di connazionale, in Parma, maturato negli ambienti dello spaccio di stupefacenti e un italiano, Bianco Angelo, 42enne, da Catanzaro, che viaggiava con carta d’identità falsa, evaso dagli arresti domiciliari.
Oltre che dalle ultime misure legislative sull’immigrazione clandestina, il lavoro degli Agenti della Polizia di Frontiera è stato supportato anche da recenti dotazioni tecnico/scientifiche che hanno contribuito a velocizzare le operazioni di identificazione delle persone fermate. Si tratta di una nuovissima apparecchiatura installata nel settembre scorso, presso il Comando di piazza Liberta’, denominata ‘Spisphoto Full Digitale’, che consente, in unica soluzione e con procedure altamente qualificate, la rapida acquisizione in sistema digitale dei rilievi fotodattiloscopici attraverso scanner biometrico con contestuale assunzione dell’effigie del soggetto e l’immediato riscontro di eventuali elementi di imputabilita’ del soggetto medesimo in campo nazionale o internazionale, mediante l’Automatic Fingerprint identification System. Nei programmi della stessa apparecchiatura sono inseriti, inoltre, sistema identikit a processo tridimensionale nonché perfezionato campo di ”ricerca“ – tramite la sola rilevazione antropometrica di cinque punti del volto – di persone eventualmente già segnalate.