Relazione della Lega sull’Amaie, preoccupazione per il passivo 2008 di 1 milione e 300 mila euro

7 ottobre 2009 | 12:53
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Relazione della Lega sull’Amaie, preoccupazione per il passivo 2008 di 1 milione e 300 mila euro
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Relazione della Lega sull’Amaie, preoccupazione per il passivo 2008 di 1 milione e 300 mila euro
Relazione della Lega sull’Amaie, preoccupazione per il passivo 2008 di 1 milione e 300 mila euro
Relazione della Lega sull’Amaie, preoccupazione per il passivo 2008 di 1 milione e 300 mila euro
Relazione della Lega sull’Amaie, preoccupazione per il passivo 2008 di 1 milione e 300 mila euro

l partito del Carroccio ha anche affrontato diffusamente la questione del settore elettrico, auspicando l’acquisto delle reti sanremesi di proprietà dell’Enel.

E’ stata presentata questa mattina dalla Lega Nord una dettagliata relazione sullo stato di salute dell’Amaie e le strategie per cercare di far risalire la china all’azienda municipalizzata sanremese che nel 2008 ha chiuso con una perdita di un milione e 321 mila euro. “Abbiamo dato mandato a due tecnici esperti come Mauro Giancaterino (per otto anni revisore dei conti presso il Comune di Sanremo) e Giampiero Codoni (membro collegio sindacale Amaie) di analizzare la situazione finanziaria dell’Amaie – ha spiegato il leader del partito del Carroccio e presidente del consiglio comunale Marco Lupi – in modo da avere una quadro completo della situazione reale. Solo così si può pensare di agire e trovare una situazione. Abbiamo intenzione di presentare la nostra relazione al Pdl e al sindaco Zoccarato in modo da intavolare un confronto positivo sul da farsi per il bene dell’azienda. Il nostro non vuole essere un diktat ma solo un’azione propositiva basata su cifre e dati precisi sullo stato dell’azienda. All’Amaie sbagli negli anni se ne sono fatti tanti e credo che ormai sia inutile soffermarsi su chi abbia fatto bene o male. E’ arrivato il momento di lavorare per salvare la situazione e decine di posti di lavoro. Noi facciamo la nostra proposta, il Pdl valuterà e risponderà”.

La situazione emersa dall’analisi, come annunciato, non è delle più rosee. A fine 2008 l’Amaie ha chiuso con una perdita d’esercizio pari a 1 milione e 321 mila euro a fronte di un ricavo totale di 25 milioni e 865 mila euro circa. Nell’azienda a capitale pubblico lavorano 133 dipendenti, di cui 2 dirigenti, 58 impiegati e 73 operai.

L’aspetto più delicato e sul quale la relazione si è maggiormente dedicata è la questione del settore elettrico. In questo momento l’Amaie (che ricordiamo gestisce la fornitura di acqua ed elettricità) fornisce luce a 30 mila utenti sul territorio sanremese mentre gli altri 25 mila sono sotto reti Enel. Entrambe le concessioni scadranno nel 2030. “Il decreto Bersani, però, – precisa Giancaterino –sancisce che ci sia un solo gestore per Comune. In caso di più aziende prevede che i due gestori si uniscano o se questo non è possibile, che la ditta locale (l’Amaie in questo caso) abbia il diritto di prelazione nell’acquisto. A questo punto le soluzioni che l’azienda si trova davanti sono tre: la vendita da parte dell’Amaie del ramo elettrico, l’acquisto da parte della Amaie delle reti Enel completamente a proprie spese e l’acquisto da parte dell’Amaie delle reti Enel con l’aiuto di un partner. Bisogna anche aggiungere che la gestione totale del servizio di energia elettrica (come precisato dall’Amaie stessa nel piano industriale presentato in Comune) potrebbe essere portata avanti dall’azienda senza incrementi di personale”.

I tecnici hanno analizzato le tre soluzioni ipotizzando un quadro finanziario futuro. Vediamo nel dettaglio.

Vendita del ramo elettrico dell’Amaie.

L’Amaie gestirebbe solamente l’erogazione dei servizi idrici e questo comporterebbe una perdita annua non inferiore a due milioni, due milioni e 400 mila euro. Si renderebbe comunque necessaria una riduzione del personale. La situazione finanziaria renderebbe impossibile effettuare la necessaria manutenzione straordinaria (non operata negli ultimi anni per mancanza di fondi) ed anche quella ordinaria che discende dalla mancata straordinaria. L’azienda non gestirebbe più nemmeno l’illuminazione pubblica e questo causerebbe problemi di riparazione celere dei guasti. A complicare la questione, il fatto che l’Enel, nel caso comprasse le reti elettriche, ha comunicato di non volere i 35 dipendenti Amaie che si occupano del servizio, a meno che non sia ventilata l’ipotesi che l’Amaie versi un corrispettivo all’azienda per ogni dipendente, cifra che andrebbe scalata dal prezzo totale della transizione: “La vendita del comparto elettrico – commenta Giancaterino – porterebbe l’Amaie a un veloce tracollo finanziario ed è per questo che riteniamo opportuno per la città che questa ipotesi sia scartata”.

Acquisizione del ramo elettrico da parte dell’Amaie completamente in proprio.

Secondo una previsione nel 2009 l’Amaie guadagnerà dal ramo elettrico oltre 14 milioni mentre l’Enel circa 11 milioni e 400 mila euro. Per acquistare le reti di quest’ultima la partecipata sanremese dovrebbe sobbarcarsi una spesa di circa 20 milioni di euro. Si tratta di un investimento che l’azienda non è in grado di sopportare, senza contare che alla cifra dell’acquisto andrebbero aggiunti altri 5 milioni di euro per la sostituzione dei contatori e per il rifacimento della cabina di Borgo Tinasso. A sostegno dell’operazione non potrebbe andare nemmeno il Comune di Sanremo, vista la precaria situazione finanziaria.

Acquisizione del ramo elettrico tramite intervento di un partner.

Rispetto alla precedente soluzione il risultato di bilancio sarebbe largamente attivo in assenza d’interessi passivi per il finanziamento, poiché l’acquisto non sarebbe effettuato mediante indebitamento ma con l’apporto di un partner che diventerebbe socio, anche se non di maggioranza. Il risultato darebbe alla società la possibilità di mantenere i livelli occupazionali e di effettuare manutenzioni e investimenti necessari per il potenziamento dell’azienda. Secondo i tecnici questa parrebbe l’unica soluzione ottimale e fattibile per la sopravvivenza dell’Amaie. In realtà questa ipotesi è già stata ventilata da alcuni anni ma non ha mai trovato una concretizzazione.

Di diverso parere, però, parrebbe essere la posizione dell’amministrazione Zoccarato che nei giorni scorsi tramite una delibera di giunta avrebbe dato via libera per valutare una futura vendita delle reti all’Enel.

(si ringrazia Sara Barbieri per la gentile collaborazione)