Polemica Videolottery: “Salviamo i gioielli di famiglia”. Pdl e Lega fanno pressing sul Parlamento

31 ottobre 2009 | 13:18
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Polemica Videolottery: “Salviamo i gioielli di famiglia”. Pdl e Lega fanno pressing sul Parlamento
Polemica Videolottery: “Salviamo i gioielli di famiglia”. Pdl e Lega fanno pressing sul Parlamento
Polemica Videolottery: “Salviamo i gioielli di famiglia”. Pdl e Lega fanno pressing sul Parlamento
Polemica Videolottery: “Salviamo i gioielli di famiglia”. Pdl e Lega fanno pressing sul Parlamento

Nel 2008 le new-slot hanno racimolato 46 milioni di euro nella sola provincia di Imperia, praticamente la stessa cifra guadagnata dalle slot-machine del Casinò, e 21 miliardi di euro in tutta Itlaia.

La maggioranza sanremese si schiera compatta contro le videolottery. Questa mattina è stata organizzata un incontro a Palazzo Bellevue e sono state rese note le coordinate su cui la città dei fiori intende muoversi, per fare pressione sugli ambienti romani, al fine di scongiurare l’annunciata diffusione delle nuove slot, una rivoluzione che potrebbe decretare la “morte” del Casinò di Sanremo. Sono intervenuti per il PDL il capogruppo Paolo Pipione, poi Massimo Donzella, Maria Luisa Gugliotta, Simone Baggioli e per la Lega Nord Luigino Del Sole. Dopo il voto unanime di maggioranza e opposizione dell’ordine del giorno proposto l’altra sera in consiglio comunale e dopo varie iniziative promosse anche dal Pd, oggi ad alzare la voce sono Pdl e Lega Nord.

“Per finanziare la ricostruzione dell’Abruzzo – ha detto Pippione – lo Stato italiano ha aperto al gioco d’azzardo, ma questo creerà problemi all’economia delle popolazioni che prima vivevano sugli introiti dei quattro casinò. Le nuove videolottery, al contrario delle ormai diffusissime slot bar, permetteranno vincite milionarie (con jack pot da 100 mila euro per ogni sala e da 500 mila sulla rete online che le mette tutte in connessione), una proposta quindi in grado di impensierire gli incassi delle quattro case da gioco italiane, già provate dalla crisi economica e turistica imperante”

“Al momento – ha continuato Donzella – sono stati dati a 10 concessionari 330 mila new slot, con 57 mila videolottery già attive al momento. Si tratta di un periodo di prova. Lo stato si è affidato a soggetti che già gestiscono le slot da bar comuni, per testare la risposta del mercato di fronte ai nuovi apparecchi. Nella primavera del 2010 si arriverà alla gara per l’affidamento delle concessioni. Per partecipare alla gara bisogna avere 2500 solt in rete e attivarne altre 5000 nell’arco di sei mesi. Parametri che di fatto impediscono agli stessi casinò di partecipare alle gare per la concessione e che sembrano studiati su misura per i 10 concessionari già ai nastri di partenza. I giochi di Stato permettono un guadagno enorme: i cittadini italiani nel 2008 hanno speso 47,5 miliardi di euro; le sole slot da bar e da tabacchino hanno fatto guadagnare alle casse nazionali 21 miliardi di euro”.

“Nella sola provincia di Imperia – ha aggiunto la Gugliotta – le new-slot hanno racimolato 46 milioni di euro, praticamente la stessa cifra guadagnata dalle slot-machine del Casinò di Sanremo che ne ha 450. In Italia in pratica è come se esistessero altri 400 casinò oltre a quelli di Sanremo, Venezia, Campione e Saint Vincent. La maggioranza sanremese denuncia una vera e propria concorrenza sleale. Le sale che ospiteranno le videolotterie non dovranno rispettare le norme antiriciclaggio e sulla privacy, che invece rispettano le case da gioco esistenti, le quali, inoltre, sono chiamate a creare eventi culturali e di spettacolo, ad avere personale numeroso per garantire qualità, ristoranti, eccetera”.

Si intende chiedere una deroga ai parametri imposti dalla legge per partecipare alle gare di concessione, così da permettere anche ai casinò esistenti di attrezzarsi e dotarsi di videolottery; non solo si vorrebbe istituire un’area geografica “protetta” di gestione esclusiva da parte delle case da gioco delle nuove slot, estesa alla provincia di appartenenza e alle provincie limitrofe.

Oltre al dato economico c’è un ulteriore dato sociale che è stato messo in rilievo questa mattina: la diffusione smodata di occasioni di gioco d’azzardo (oltre alle slot bar tradizionali e alle videolottery esiste oggi anche una fortissima offerta via internet) creerà grossi problemi alle persone comuni, alle famiglie, alle classi meno abbienti, a tutti quei soggetti soli o problematici, che cercando nel gioco d’azzardo un po’ di fortuna per cambiare vita o per trascorre qualche ora di divertimento, si troveranno poi rovinati, come spesso capita quando si è travolti dal demone del gioco.