L’ex sindaco di Taggia Piero Gilardino sarà processato anche per concussione

27 ottobre 2009 | 12:09
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L’ex sindaco di Taggia Piero Gilardino sarà processato anche per concussione
L’ex sindaco di Taggia Piero Gilardino sarà processato anche per concussione
L’ex sindaco di Taggia Piero Gilardino sarà processato anche per concussione
L’ex sindaco di Taggia Piero Gilardino sarà processato anche per concussione
L’ex sindaco di Taggia Piero Gilardino sarà processato anche per concussione

La concussione è giustificata dalla funzione di pubblico ufficiale di Gilardino. Facendo valere la propria posizione avrebbe ottenuto una forte agevolazione sull’acquisto di un appartamento alle Torri di Colombo di Arma, 172 milioni di lire in meno.

L’ex sindaco di Taggia e assessore regionale alle Politiche Agricole, Piero Gilardino, sara’ processato per concussione e non piu’ per corruzione, nell’ambito del ‘Capo L’ della maxi inchiesta giudiziaria su Taggia, che vede nel mirino della magistratura la gestione di dieci anni di edilizia privata. Lo ha deciso, oggi, il Collegio del tribunale di Sanremo, che ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri, Marco Zocco e Vittore Ferraro, che chiedevano la riqualificazione del reato. La vicenda riguarda l’acquisto di un appartamento che Gilardino, secondo il castello accusatorio, avrebbe acquistato a prezzo nettamente inferiore rispetto al valore di vendita (c’era annesso anche il garage), in cambio di favori politici all’imprenditore, ed ex presidente della Camera di Commercio, di Imperia, Giuseppe Bianchi, coimputato nello stesso procedimento.

Il difensore di Piero Gilardino, l’avvocato Bruno Di Giovanni, ha opposto un’eccezione di incostituzionalita’ ed ha chiesto l’ammissibilita’ di una lunga serie di testimoni, tra cui personaggi di spicco della politica regionale, dell’imprenditoria e esponenti locali delle forze dell’ordine, al fine di sconfessare, se ammessa, la nuova ipotesi accusatoria. Dei circa 24 testi nella lista della difesa, il Collegio ne ha ammessi soltanto quattro: l’imprenditore Sandro Gasparetto e Giuseppe Bianchi, come imputati in procedimento connesso e altri due a scelta della difesa.

I pubblici ministeri si sono opposti all’esame di questi nuovi testimoni, perché ritenuti non in grado di aggiungere conoscenze specifiche sulla questione, solo pareri generali. Secondo i pm erano infatti sufficienti le prove e le testimonianze emerse in precedenza. Il tribunale ha deciso di ammettere la contestazione alternativa riteuta ritualmente formulata ai sensi degli articoli 516 e seguenti del codice di procedura penale. L’eccezione di incostituzionalità è stata ritenuta infondata. Gilardino quindi sarà processato anche per concussione, mentre Bianchi diventa parte lesa per quanto concerne questa tranche, il cosiddetto "capo L" del maxi processo Tangenti&Mattoni.

La concussione è giustificata dalla funzione di pubblico ufficiale ricoperta da Gilardino, che facendo valere la propria posizione avrebbe ottenuto una forte agevolazione sull’acquisto dell’immobile, pagando circa 197 milioni di lire per un appartamento con garage e cantina che ne doveva costare oltre 300 (per la precisione circa 172 milioni in meno del prezzo stimato). Gilardino avrebbe ricevuto da Bianchi, che faceva da intermediario, l’appartamento alle Torri di Colombo come concordato, ma al momento del rogito l’importo fu ridotto, tanto che Bianchi dovette versare alla proprietaria dell’immobile, la Ruggieri spa, la differenza di oltre 130 milioni di lire.

Bianchi, quindi, anziché guadagnarci, ci rimise una rilevante somma. Bianchi ha ammesso di essersi dovuto accollare la differenza tra il prezzo di favore praticato a Gilardino e quello effettivo dell’alloggio. Ruggieri ha affermato di essersi opposto alle pressioni di Bianchi per ottenere una sensibile diminuzione del prezzo da praticare a Gilardino, che insisteva per avere l’appartamento a un prezzo più basso di quello concordato.

Per quanto riguarda la lunga lista di testimoni presentata da Di Giovanni ne sono stati ammessi solo alcuni, un amico comune di Bianchi e Gilardino, che potrebbe essere informato sui loro rapporti, due testi a scelta tra gli esponenti della politica regionale, poi Sandro Gasparetto e Giuseppe Bianchi, che verranno riascoltati. L’udienza è aggiornata al 1 dicembre: verranno sentiti i nuovi testimoni e si procederà alla discussione delle parti.