Lavoratori Amt protestano in Aula durante il Consiglio Regionale
Burlando: più fondi per il trasporto pubblico, ma bisogna affrontare i problemi gestionali. “Davvero servono tutte queste aziende? Convocheremo un tavolo con Comune, Provincia, sindacati”.
Durante il dibattito sulla mozione presentata da Marco Vincenzo Nesci (Rifondazione Comunista) sullo sbarramento previsto nella proposta nazionale di legge elettorale regionale i lavoratori dell’Amt Azienda Mobilità e Trasporti, in sciopero da questa mattina, sono entrati in Consiglio per manifestare il loro disagio. Il presidente del Consiglio ha immediatamente sospeso i lavori dell’Assemblea per permettere ai rappresentanti sindacali dell’azienda di esprimere le proprie richieste e ai capigruppo di intervenire. La discussione si è conclusa con l’intervento del Presidente della Giunta Claudio Burlando. I rappresentanti sindacali hanno parlato direttamente dai banchi dei consiglieri e hanno annunciato un altro sciopero questa volta di 24 ore.
Nel suo intervento conclusivo il presidente Burlando ha ricordato che la Regione Liguria ha aumentato il suo contributo alle aziende di trasporto su gomma dai 125 milioni di euro del 2004 ai 162 del 2009, con un aumento di quasi il 30 per cento. «Siamo disponibili a fare un ulteriore sforzo, visto che il Governo nazionale quest’anno non copre gli oneri contrattuali. Contemporaneamente però occorre fare un’operazione verità sull’uso di queste risorse visto che in questi anni gli stanziamenti sono cresciuti più dell’inflazione, mentre gli stipendi non sono aumentati e i servizi non sono stati incrementati. Dobbiamo chiederci se tutte le aziende di trasporto sono necessarie e se non si possano operare delle razionalizzazioni per ridurre i costi gestionali.»
I rappresentanti sindacali hanno aperto il dibattito esponendo i disagi e l’esasperazione dei lavoratori Amt e più in generale di quelli del servizio pubblico locale di trasporti, chiedendo maggiori trasferimenti per migliorare la qualità del servizio e le condizioni di lavoro, in particolare degli autisti ogni giorno in stretto contatto con i passeggeri scontenti.