In arrivo i vaccini contro la suina: l’Asl imperiese pronta ad affrontare il virus
“La suina non è più grave delle altre influenze, semplicemente è un virus nuovo, la popolazione non ha ancora sviluppato i necessari anticorpi, quindi il problema è che saranno di più le persone ad ammalarsi e gli ospedali potrebbero intasarsi”.
Scatta la campagna di vaccinazione promossa dall’Asl Imperiese. Sono state acquistate 60 mila fiale di vaccino (10 mila in più rispetto allo scorso anno) per la comune influenza stagionale, che verranno distribuite gratuitamente ad anziani e bambini, oltre che a tutte quelle categorie a rischio. Saranno i medici generici e gli ambulatori Asl a praticare la vaccinazione. Chiunque non rientra nelle categorie che potranno avere il vaccino gratuitamente, potrà comunque comprarlo in farmacia al prezzo di 12/13 euro. Le vaccinazioni scatteranno il 5 ottobre, con un mese di anticipo rispetto al solito.
Quest’inverno, vista l’emergenza, è anche partita una campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione contro la cosiddetta influenza suina. “Che non è più grave delle altre influenze – sottolinea Giuseppe Ferrea i responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale di Sanremo – semplicemente è un virus nuovo, la popolazione non ha ancora sviluppato i necessari anticorpi, quindi il problema è che saranno di più le persone ad ammalarsi”.
"Si calcola che nelle otto settimane invernali più critiche potrebbero essere 60 mila i residenti in provincia a contrarre il virus, contro i 20 che solitamente contraggono l’influenza comune – dice il direttore generale della Asl imperiese Antonio Rossi – quindi potrebbe verificarsi un afflusso e una richiesta di intervento o ricovero presso le strutture ospedaliere nettamente superiore alla media. Per questa ragione l’Asl imperiese si è attrezzata in modo da fronteggiare la crisi in caso di pandemia. I vaccini arriveranno a novembre e sarà il Ministero a decidere quali saranno le categorie a cui verrà distribuito. L’elenco è in continua evoluzione, in ogni caso anche in questa circostanza verrà data precedenza alle categorie a rischio, anziani, bambini, donne incinte o neo-mamme, forze dell’ordine, personale sanitario e comunque tutti quelli che lavorano a contato con il pubblico. Il vaccino non potrà in questo caso essere comparto in farmacia da un acquirente generico, come nel caso dell’influenza stagionale (la cosiddetta "australiana").
L’Als 1 imperiese per fronteggiare una eventuale esubero di richieste di ricovero ha già predisposto una serie di accorgimenti per liberare i posti letto in ospedale e anche l’eventuale chiusura temporanea di alcuni ambulatori, in caso fosse necessario dirottare parte del personale per assistere i malati. In pratica verrà raddoppiata la continuità assistenziale, per una copertura 24 ore su 24. Si punterà comunque sulla prevenzione (i vaccini dovrebbero riportare a livelli normali il rischio contagio) e tutta una serie di interventi sul territorio, in grado di sfruttare il coordinamento tra medici professionisti, pediatri, strutture ospedaliere, farmacie, 118, così di evitare che le persone si rivolgano direttamente agli ospedali: gli studi medici resteranno aperti a ciclo continuo per almeno 12 ore al giorno e verranno effettuati turni per coprire anche i giorni festivi, i medici curanti effettueranno anche visite a domicilio entro le 24 ore dalla chiamata.