Caltagirone: ‘La burocrazia e’ il male dell’Italia’

9 ottobre 2009 | 19:37
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Caltagirone: ‘La burocrazia e’ il male dell’Italia’

‘Per realizzare un porticciolo occorre fare una conferenza dei servizi con 29 diverse istituzioni. Quindi il potere di interdizione e’ immenso. Talvolta e’ palese – ha osservato Caltagirone – altre e’ un rallentamento che porta a scoraggiare”.

‘La burocrazia e’ il male dell’Italia’ non solo per la costruzione dei porticcioli turistici ma per qualsiasi altra attivita’: lo ha detto oggi il
presidente di Acqua Marcia Francesco Bellavista Caltagirone intervenendo ad un convegno ‘sull’ecosostenibilita’ e l’integrazione territoriale della portualita’ turistica’ al 49/mo Salone internazionale della nautica di Genova. ‘Per realizzare un porticciolo occorre fare una conferenza dei servizi con 29 diverse istituzioni. Quindi il potere di interdizione e’ immenso. Talvolta e’ palese – ha osservato Caltagirone – altre e’ un rallentamento che porta a scoraggiare. Ma quello della burocrazia, non e’ un male della portualita’ da diporto, e’ un male italiano’. Il presidente di Acqua Marcia, che con l’imprenditrice Beatrice Cozzi Parodi (anche lei presente oggi al convegno) sta realizzando il porticciolo di Imperia, ha osservato: ‘fare questa attivita’ e’ un privilegio perche’ si collabora affinche’ la cosa pubblica migliori’. E rispetto al pericolo della cementificazione della costa osserva: ‘Dipende tutto da come si fanno le cose. In Francia c’e’ un porto ogni tre miglia da Mentone a Tolone e questo non ha significato cementificazione. E’ chiaro che se si fanno dei garage e’ negativo. Se invece si opera usando molto verde e cercando di realizzare luoghi con attivita’ commerciali, dove la gente si ritrova, allora e’ diverso. Si migliora la qualita”.