Appalti truccati a Taggia: tutto regolare per i testimoni della difesa, tecnici davanti al Collegio

6 ottobre 2009 | 16:32
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Appalti truccati a Taggia: tutto regolare per i testimoni della difesa, tecnici davanti al Collegio
Appalti truccati a Taggia: tutto regolare per i testimoni della difesa, tecnici davanti al Collegio
Appalti truccati a Taggia: tutto regolare per i testimoni della difesa, tecnici davanti al Collegio

Questa parte dell’inchiesta (capi C, D, E, F) vede coinvolti Giuseppe Bianchi e la Bianchi Costruzioni, con il Comune di Taggia costituitosi parte civile. Si è fatto un salto indietro di otto anni.

Pomeriggio in via Anselmi dedicato all’inchiesta sui presunti appalti pilotati del dopo alluvione. Questa parte dell’inchiesta (capi C, D, E, F) vede coinvolti Giuseppe Bianchi e la Bianchi Costruzioni, con il Comune di Taggia costituitosi parte civile. Si è fatto un salto indietro di otto anni. I testimoni della difesa hanno illustrato le metodologie che venivano usate per invitare le ditte alle gare, tra il 2001 e il 2002, il periodo a cui risalgono gli appalti sospetti.

Non sono mancate domande su eventuali “pressioni” da parte delle società concorrenti. Ognuno ha spiegato quale mansione avesse a quel tempo e in quale Comune operasse. Sono stati ascoltati Luciana Maurici, dello sportello unico per l’edilizia di Taggia, Giovanni Martini, contabile del comune di Pietrabruna; Cristian Orrù, per la gara dell’11 dicembre 2001 relativa gli argini del torrente Verrone, Renzo Cesio per la diga consortile in gara d’appalto il 23 gennaio 2002, Gianfranco Frontero, geometra del comune di Ceriana, per l’appalto del 5 marzo 2002.

È stato sentito anche Angelo Alberti poiché a conoscenza dell’esatta procedura delle gare d’appalto della Comunità Montana Argentina Armea. Alberti ha negato che vi fossero pressioni di qualunque tipo: “Ho partecipato alla fase istruttoria ed esecutiva di cinque gara nel 2002 – ha detto – avevamo un elenco di circa 15 ditte ed io decidevo chi chiamare, scegliendo a rotazione per non favorire nessuno”. Questa tranche dell’inchiesta è ormai quasi conclusa: il 10 novembre terminerà la fase istruttoria con l’ascolto degli ultimi due testi per la difesa di Bianchi.

L’avvocato Moroni ha chiesto di poter sentire il geometra Tassiano e Alessandra Cugge, chiamata in causa da Luciana Maurici, che l’ha indicata come persona che si occupava degli appalti insieme a Candeloro, presso lo sportello unico per l’edilizia del Comune di Taggia. Domani si concluderà la tranche relativa al capo di imputazione A, sul presunto giro di tangenti che vederebbe coinvolto Giuseppe Bianchi, l’allora sindaco di Taggia Lorenzo Barla e i tre tecnici del Comune Basso, Merlo e Spedale. Secondo l’accusa un episodio di corruzione, mirato ad ottenere un iter agevolato per la creazione del centro commerciale Leclerc.