Nuova organizzazione per il Distretto socio-sanitario di Imperia

29 settembre 2009 | 16:30
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Nuova organizzazione per il Distretto socio-sanitario di Imperia

E’ in previsione una serie di azioni nei confronti di extracomunitari che vogliono integrarsi, persone che vivono in situazioni di povertà estrema e disabili, fisici o psichici. Già investiti un milione e mezzo di euro.

Novità per quanto riguarda il Distretto socio-sanitario di Imperia. Domani ci sarà un incontro, che vedrà la partecipazione di Asl, Comune, Provincia e Regione, teso all’ottimizzazione degli interventi sul territorio per quanto concerne i servizi sociali e gli aiuti fattivi da offrire alle persone in difficoltà.

“L’intenzione – dice l’assessore ai Servizi sociali del Comune capoluogo Antonello Ranise – è quella di non disperdere le energie e di andare ad affrontare tutti i casi difficili, evitando la sovrapposizione degli interventi, con il rischio di lasciare scoperte aree critiche. Domani proporremo un nuovo accordo di programma ed nuovo regolamento di funzionamento del distretto”.

Sono state individuate tre aree di discussione. La prima è quella organizzativa, su cui si lavorerà, come detto, approntando un nuovo regolamento del distretto; la seconda è quella economico finanziaria, per capire come distribuire le risorse: in particolare ci si concentrerà su anziani e sulle fasce sociali povere: nei mesi scorsi è stata sono stati fatti interventi per quasi un milione e cinquecentomila euro, destinati a programmi a favore dei disabili, anziani e minori; la terza è l’area dell’integrazione, che prevede tutta una serie di azioni nei confronti di extracomunitari, persone che vivono in situazioni di povertà estrema e disabili, fisici o psichici. Infine si vorrebbe intervenire per dare una mano agli studenti più meritevoli che appartengono a classi sociali disagiate, per permettere loro di continuare gli studi dopo la scuola dell’obbligo.

“La nostra è una provincia difficile – conclude Ranise – ci sono oltre 700 famiglie che hanno a che fare con la disabilità. Sono moltissime le situazioni di vero disagio, quindi è assolutamente essenziale affrontare il fenomeno con un’operazione coordinata nel dettaglio”.