L’ombra della speculazione dei privati dietro la paventata cessione dei terreni di Area24
Lo scioglimento del cda di Area 24 fa discutere: accesa conferenza degli ex consiglieri del cda Gianni Salesi e Claudio Vaniglia, accompagnati dai consiglieri comunali d’opposizione Leandro Faraldi del Pd e Daniela Cassini
L’ombra di un’operazione speculativa volta a favorire i privati, si nasconderebbe dietro la paventata vendita, da parte di Area24, dei terreni situati lungo la pista ciclabile, tra Ospedaletti e San Lorenzo al mare. A denunciarlo e’ la minoranza comunale di Sanremo che, oggi, assieme agli ex consiglieri di amministrazione di ‘Area24′ (la spa incaricata del riutilizzo delle aree dismesse dell’ex ferrovia) ha illustrato i propri timori, all’indomani dallo scioglimento del cda dell’ente e della contestuale nomina di un amministratore unico, l’ingegnere Tullio Russo, gia’ presidente di Area24.
L’incontro è incominciato con un acceso battibecco tra un funzionario comunale e la piccola assemblea riunita in sala giunta: motivo del contendere la mancanza di una richiesta ufficiale per l’utilizzo della sala al competente ufficio comunale. Tra i presenti anche il consigliere di maggioranza Luca lombardi che ha cercato di mettere pace e dirimere la questione.
Secondo l’opposizione ci sarebbe la volonta’ di agevolare i privati nell’acquisto, a prezzi molto bassi, delle aree lungo la pista ciclabile, perche’ possano essere trasformate in alberghi o appartamenti. In questo modo, a detta dell’opposizione – presenti gli ex consiglieri di amministrazione Gianni Salesi e Claudio Vaniglia e i consiglieri comunali Leandro Faraldi (PD) e Daniela Cassini (Sanremo Insieme) – verrebbe anteposto l’interesse dei privati a quello della collettivita’.
Tra l’altro, secondo quanto emerso in conferenza, i debiti di Area 24 che giustificherebbero le cessioni, in realtà sono per la gran parte anticipi dovuti a Banca Carige, in attesa di finanziamenti in arrivo da Roma. Dubbi anche sulla stessa Carige che in qualità di socio di Area 24 è anche il referente bancario della società (l’unico consultato), quindi l’unico soggetto che sta guadagnando, in virtù di 680 mila euro all’anno dovuti a titolo di interessi per i prestiti fatti alla società. Si auspica quindi che questi interessi vengano presto ridiscussi.
Area 24 aveva ricevuto in prestito dalla Banca Carige 5 milioni di euro per avviare le operazioni. Poi 7 milioni di euro per sopperire al mancato arrivo dei soldi dovuti dal ministero. Infine negli anni ha accumulato un cospicuo credito per gli interessi dovuti. In tutto oltre 12 milioni di euro.
A prendere subito la parola è stato Leandro Faraldi in rappresentanza di tutto il suo gruppo consigliare: “La decisone di sciogliere il cda di Area 24 e di nominare un amministratore unico, il presidente Tullio Russo, è assai discutibile ha affermato – Avevo chiesto che venisse convocato il consiglio comunale prima della decisione, assunta con delibera di giunta e che la materia fosse sottoposta all’attenzione dell’assemblea elettiva, ma non ci sono stati i tempi”.
“La gestione di Russo è dubbia – continua Faraldi – il problema nasce dalla decisione di vendere le stazioni poste lungo il tracciato di Area24 a privati. Il cda non era sfavorevole in senso assoluto, aveva chiesto di fare una ricerca, prendere informazioni, studiare la situazione. Ma Russo è andato parecchio avanti, trascendendo i suoi compiti e si è presentato con accordi di vendita già praticamente stipulati. Il cda si è opposto a questa scelta. Ma è stato rimosso e tutto il potere decisionale è stato conferito allo stesso Russo. Allo stesso tempo la Regione, senza la cui ratifica non si sarebbe potuto sciogliere il cda e nominare un amministratore unico, ha contestualmente consigliato a Russo di non vendere le stazioni con tutta questa fretta e di valutare più accuratamente le situazione. Un doppio atteggiamento, tra l’altro contraddittorio”.
“Secondo Russo – dice ancora Ffaraldi – Area 24 ha bisogno di soldi per tamponare i suoi debiti. Il problema è che il grosso è costituito da 7 milioni di euro che Area 24 attende dal ministero alle Infrastrutture, soldi anticipati dalla Banca Carige, che è anche un socio di Area 24. Non sono debiti reali. Solo soldi che prima o poi arriveranno nelle casse di Area 24 (i finanziamenti statali sono fermi dal dicembre 2007). Quindi si sta ricorrendo ad una operazione di vendita, quando in realtà non è necessario”.
Anche Claudio Vaniglia ha espresso i suoi dubbi circa la regolarità dell’operazione di vendita: “Si vanno ad avvantaggiare i privati, che potranno acquistare a prezzi molto bassi aree che sino ad oggi erano concepite per avere una pubblica utilità, non a caso è stato anche cambiato l’oggetto sociale di Area 24, che oggi non dovrà più garantire il fine pubblico delle sue operazioni. Alcune aree inoltre sono inserite nel Prust regionale e avranno la possibilità di aumentare il proprio valore nel giro di poco. Quindi non è solo il valore della singola area in discussione, anche il valore che questa avrà in futuro. E saranno i privati a beneficiarne ”.
“Sino ad oggi il cda – ha commentato Salesi – ha garantito il collegamento tra il territorio e la società, ora si apre una fase difficilmente controllabile, che presenta già punti oscuri. Si sta completamente sovvertendo il senso dell’operazione. La pista ciclabile con i suoi servizi annessi doveva essere una grande opera a favore della collettività, con una destinazione coordinata e unitaria, ma a questo punto è impossibile sapere come andranno le cose. La vendita ai privati inoltre parte da una base d’asta che hanno determinato gli stessi acquirenti. Certe zone di Arma per esempio proposte ad un milione e mezzo di euro hanno in realtà un valore di 10 milioni di euro”.
Durante l’incontro infine è stato denunciato che alcune opere, come la realizzazione di parcheggi (esempio a Sanremo), che avrebbero potuto garantire introiti ad Area 24 sono state rallentate: in questo modo la società non ha la possibilità di guadagnare e di ripianare i debiti senza vendere.