Risposte e domande di un lettore a Celesino Segato

18 agosto 2009 | 19:06
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Risposte e domande di un lettore a Celesino Segato

“Ma le persone immigrate regolari, che sino a ieri campavano in modo irregolare, pensa che vivano di aria, o debbano vivere alle spalle della mensa comunale? Il sindaco Zoccarato tenta la carta della persuasione”

Mi chiamo Mauro Pedron e vivo da anni in Sanremo. Solo poche parole per commentare il signor Celestino Segato: vorrei sapere cosa vuole… un mercatino che prima in modo sotterraneo e abusivo c’era in tutta la città, con persone che ti importunavano a ogni momento? Ovviamente non lo vuole, come non lo vuole nessuno a Sanremo. Non vuole ovviamente clandestini, dediti allo spaccio o a attività criminose. Mi sembra logico. Ma le persone immigrate regolari, che sino a ieri campavano in modo irregolare, pensa che vivano di aria, o debbano vivere alle spalle della mensa comunale? In quale modo ritiene sia meglio risolvere questa questione? Fare come la passata amministrazione che fingeva di non vedere, mentre agenti di polizia comunale rischiavano la propria incolumità? Ci sono solo due modi per fare si che un persona (di qualunque colore o etnia essa sia) cambi il proprio modo di agire… con la violenza o la persuasione. Il sindaco Zoccarato tenta la carta della persuasione, ma in cambio non può fare solo delle promesse, deve dare qualcosa di concreto. Forse dovrebbe rivedere l’articolo 2 della nostra Costituzione che a riguardo parla chiaro: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". Il sindaco Zoccarato ha solo applicato una delle leggi fondamentali dello stato che lei, essendo un esponente sindacale dell’Ugl, a maggior ragione dovrebbe conoscere e, anzi, far applicare.