Montalto ha ricordato l’uccisione di padre Stanislao e del seminarista Mario Bellini

17 agosto 2009 | 18:28
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Montalto ha ricordato l’uccisione di padre Stanislao e del seminarista Mario Bellini

Nel 1944, presso il santuario, i due vennero trucidati dai tedeschi. Oggi messa solenne celebrata dal vescovo, presenti autorità militari e civili.

Oggi 17 agosto la comunità di Montalto ricorda un evento assai significativo per la
storia del paese, infatti nel 1944 quindi 65 anni fa presso il Santuario

vennero trucidati dai tedeschi Padre Stanislao e il seminarista Mario Bellini della
Congregazione Sacra Famiglia.
Oggi Mons. Vescovo ha presieduto una solenne Messa assieme al Parroco di Montalto e
quello della Parrocchia di Cristo Re di Imperia, il Vicario foraneo della Valle
Argentina Don Antonio Robu e il Padre Giacomo Lanteri originario di Montalto alla
presenza di una folta partecipazione di popolo, autorità civili e militari.
Il Vescovo richiamando la Pacem in terris di Giovanni XXIII ha sottolineato come la
pace sia un dono da invocare ma tale valore esige che singolo e comunità diventi per
primo operatore di pace quindi capace non solo di diritti ma anche doveri a
benefecio della società.
Una sottolineatura particolare è stato il richiamo di un monito di Giovanni Paolo II :
" Quando si sfilaccia il tessuto di una società c’è da temere tutto "
Dopo la celebrazione religiosa presso il monumento che richiama il luogo del
martirio dei Sacerdote polacco e del Seminarista il Vescovo ha fatto una preghiera
di suffraggio e benedizione e poi si sono susseguiti i discorsi commemorativi del
Sindaco di Montalto la Signora Gianna Lantrua, l’Assesore Provinciale Maurizio
Donzella, l’autore di una ricerca storica il Prof. Nanni Perotto, il VicePresidente
dell’ANPI Corradi.
L’evento commemorativo è stato intercalato da momenti musicali facenti riferimento
al tempo della Resistenza eseguiti da 3 Chitaristi di Badalucco.
La popolazione di Montalto e dintorni ha partecipato con commozioni a questo momento
commemorativo e non pochi ricordano e conservano nella memoria quei giorni di
sofferenza.
Don Anton