Lettera alla redazione: alla stazione di Oneglia non esiste uno sportello per le informazioni
“Questa è una città che non riesce neanche più a dare ad un turista una semplice informazione su come fare per acquistare un biglietto ferroviario o chiedere un’informazione sul suo viaggio”.
Calda giornata di agosto sono le 17 circa come tutti i giorni vado in stazione per prendere il treno e tornare a casa dopo una giornata di lavoro. Siamo poche persone e un turista mi si avvicina e cortesemente mi chiede delle informazioni; cerco di farmi capire e lui mi ringrazia. Perché non si rivolge alla biglietteria, direte voi: semplice, perché la biglietteria è chiusa con un bel cartone davanti al vetro e il terminale risulta spesso fuori servizio. Certo esiste una biglietteria automatica ma quella non ti da informazioni a volte necessarie per il viaggio e poi penso alla persona anziana che non è pratica. Chiedi all’edicolante della stazione perché pensi che sia un disguido momentaneo ma lui ti risponde con aria sconsolata che ormai è da luglio che è così. Ora voi penserete che questa sia una stazione di un piccolo paese svuotato dalle vacanze di agosto. Ebbene no, si tratta della stazione di Imperia Oneglia, della città che vive di progetti faraonici come il porto turistico ed il raddoppio della ferrovia a monte, della città del Ministro Scajola, della città che dovrebbe puntare sempre più sul turismo e meno sull’industria sempre più in crisi. Eppure questa è una città che non riesce neanche più a dare ad un turista una semplice informazione su come fare per acquistare un biglietto ferroviario o chiedere un’informazione sul suo viaggio, una città che dovrebbe puntare sempre più sui servizi e di qualità. Non mi interessa di chi sia la responsabilità di tutto questo, so solo che per una città come Imperia che cerca in qualche modo trovare una nuova identità, non è un be biglietto da visita.
Fulvio Giacon