Il Gs San Leonardo guarda al futuro con ottimismo

8 agosto 2009 | 09:42
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Il Gs San Leonardo guarda al futuro con ottimismo
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Il Gs San Leonardo guarda al futuro con ottimismo
Il Gs San Leonardo guarda al futuro con ottimismo

La società di pallapugno sarà ora guidata dal nuovo presidente Renzo Gandolfo, già direttore sportivo e accompagnatore della formazione. Non è da escludere che possa addirittura concretizzarsi un ripescaggio della squadra imperiese in serie A.

Il Gruppo Sportivo San Leonardo guarda al futuro con ottimismo. La squadra di pallapugno di Imperia si rilancia con un nuovo assetto societario e l’intenzione di ritornare al più presto ai massimi livelli della disciplina.

Il Gs San Leonardo sarà ora guidato dal nuovo presidente Renzo Gandolfo, già direttore sportivo e accompagnatore della formazione. Non è da escludere che possa addirittura concretizzarsi un ripescaggio della squadra imperiese in serie A. La San Leonardo Imperia è una società nata il 26 novembre del 2001 nel giorno della ricorrenza del patrono della città, San Leonardo da Porto Maurizio.

Molte le avversità che hanno segnato l’ultimo periodo del gruppo sportivo imperiese: a fine stagione 2008 ha avuto luogo la migrazione in massa a Vignale Monferrato della squadra imperiese, allora militante in serie A e vice campione d’Italia, e la conseguente scelta di disputare il torneo di serie B; nello scorso giugno la società ha comunicato alla segreteria Federale Fipap il ritiro anche dal campionato di serie B: la a causa dichiarata era l’infortunio del battitore titolare, Mattia Semeria, ma al di là di questo imprevisto tecnico, la società aveva grossi problemi finaziari che l’hanno indotta al ritiro.

"Dallo scorso 19 marzo – ha detto il neopresidente Gandolfo – la San Leonardo navigava in acque pericolosissime, non c’erano praticamente più soci. Si sa, i debiti fanno scappare tutti. Un gruppo di appassionati ci ha voluto credere ed eccoci qui. Abbiamo anche chiesto il recupero in serie A della nostra squadra, che potrebbe concretizzarsi in virtù del ritiro dal massimo campionato della società Ricca d’Alba".

Le varie disavventure e alcune incomprensioni interne rischiavano di far perdere definitivamente ad Imperia una delle sue più fulgide glorie sportive. Ma per fortuna così non è andata. Non a caso l’amministrazione imperiese ha voluto partecipare alla presentazione pubblica del nuovo assetto societario, con il sindaco Paolo Strescino e con l’assessore allo Sport Marco Scajola.

All’incontro con i nuovi dirigenti c’era anche Eugenio Minasso. Una mano importante per raggiungere questo risultato l’ha data proprio l’onorevole, che è un grande appassionato della disciplina e fa parte del consiglio nazionale della Federazione Italiana Pallapugno.

“La San Leonardo – ha osservato l’assessore allo Sport – se non da subito, ma certamente in prospettiva futura, ambisce ai vertici del campionato di serie A. Ora la società è risanata finanziariamente e riorganizzata, grazie all’interessamento di tanti appassionati che sono giunti in soccorso del gruppo sportivo e grazie anche all’impegno dell’amministrazione imperiese, che pure in passato ha fatto investimenti importanti sulla pallapugno, specie in termini di struttura sportiva”.

Come anticipato, si parla ora di un possibile ripescaggio della squadra imperiese, addirittura in serie A. Le possibilità di una “riabilitazione” sportiva della San Leonardo non sono fantasia, anche perché è di certo nell’interesse della federazione nazionale non perdere una formazione storica come quella di Imperia. La pallapugno si pratica sopratutto in Piemonte e in in seconda battuta in Liguria. L’uscita di scena dai vertici dello sport di una squadra ligure ridimensionerebbe la portata “nazionale” della disciplina, confinandola sempre più nel territorio piemontese.

“La nostra amministrazione intende supportare al massimo questa radicata tradizione sportiva cittadina – ha continuato Marco Scajola – Non dimentichiamo che abbiamo lo sferisterio più bello d’Italia, dobbiamo anche avere formazioni all’altezza di questa struttura”.

Il monumentale impianto sportivo (con una capienza di posti a sedere di circa 1700 spettatori), sorge all’inizio della Val Prino, in località Clavi, regione Coppirossi, sulla strada per Dolcedo. La struttura è intitolata al grande scrittore dai natali onegliesi Edmondo De Amicis.

“Non bisogna dimenticare inoltre che la San Leonardo ha un importante settore giovanile, con ben sei squadre – ha concluso Scajola – non posso quindi che augurare lunga vita alla società, anche in considerazione del fatto che rappresenta un interessante punto di attrazione per i giovani della città, che vogliono avvicinarsi ad un’attività sana e ricca di valori sportivi”.