Allarme schock: il Sappe è convinto che nessuno ascolti i problemi delle carceri italiane

13 agosto 2009 | 18:08
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Allarme schock: il Sappe è convinto che nessuno
ascolti i problemi delle carceri italiane
Allarme schock: il Sappe è convinto che nessuno
ascolti i problemi delle carceri italiane
Allarme schock: il Sappe è convinto che nessuno
ascolti i problemi delle carceri italiane

La segreteria regionale Sappe lancia l’allarme anche per la Liguria fortemente colpita da carenza di personale e sovraffollamento detenuti, una delle regioni piu’ interessate dal problema.

La segreteria regionale Sappe lancia l’allarme anche per la Liguria fortemente colpita da carenza di personale e sovraffollamento detenuti, una delle regioni piu’ interessate dal problema, lo afferma il vice regionale della Liguria Galluzzo, il quale approva la linea del segretario nazionale capace di interessare direttamente il presidente Berlusconi. Occorrono immediatamente almeno 5000 uomini e nuove strategie politiche, si e’ ben compreso che la scienza del governo di sbattere tutti dentro senza misure straordinarie e accorgimenti specifici atti al mantenimento e controllo della folta popolazione detentuta, si sta rivelando un fallimento unico….ed un rischio per chi lavora addetto alla sicurezza degli istituti di pena. Male stanno facendo i vertici del Dap , passando il tempo a studiare mentre il malato muore, di solito accade questo quando si pensa troppo e si agisce poco. I due istituti della provincia quello di valle Armea-Sanremo. E quello di Imperia sono ad un passo dal cosiddetto botto finale, se non si mette mano con urgenza alla revisione delle misure alternative al carcere, alla importante differenziazione dei detenuti per reati e per etnie, si rischia grosso veramente tra quest’anno e l’anno venturo. Il personale di Polizia in servizio all’interno e’ stremato e spesso non capisce piu’ cosa fare durante il lavoro poiche’ le attivita’ dei servizi stessi si sono triplicate indistintamente per tutti i ruoli gerarchici. La Polizia penitenziaria deve essere infermiere, medico, educatore, psicologo e neurologo , in quanto allo stato attuale non esisterebbero piu’ freni inibitori, cioe’ si sbattono in carcere tutte le specie umane: sieropositivi, malati di mente, pedofili, clandestini pluri condannati ecc. , ma poi avvolte si mandano a casa per scadenza dei termini di custodia cautelare soggetti che hanno sparato e ucciso efferatamente la propria compagna di vita, tra lo stupore del popolo onesto, tutto cio’ per una mancanza spaventosa di tutte queste figure. Basti pensare che a Sanremo un solo educatore da solo affronta e “segue” le problematiche di circa 350 detenuti attualmente ristretti, lo stesso accade su Imperia e i restanti penitenziari della nostra regione. Nessuno ascolta la voce della Polizia penitenziaria che da alcuni anni grida il proprio dolore mediante il sindacato. Oggi il Sappe, primo sindacato di categoria , ha voluto interessare direttamente Berlusconi, il quale forse con i pacchetto sicurezza ormai legge dello Stato , non si era ancora domandato dove andrebbero a finire tutti gli arrestati aumentati esponenzialmente con una ricaduta negativa sulle gia’ folte carceri della penisola.