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10 anni di ROCK IN THE CASBAH: Maurilio Giordana

28 luglio 2009 | 20:40
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10 anni di ROCK IN THE CASBAH: Maurilio Giordana

Una persona saggia avrebbe scelto un location diversa dalla Pigna! Se guardi la piazzetta di San Costanzo e decidi che può diventare un Anfiteatro, vuol dire che c’è qualcosa di strano nel tuo modo di vedere le cose.

Gli organizzatori di Rock In The Casbah sono dei pazzi. E penso proprio di averne le prove.
Solo dei pazzi potevano imbarcarsi in un’avventura del genere: pensare di portare la musica rock nel cuore dalla città simbolo della canzonetta e della musica leggera!
Una persona saggia avrebbe scelto un location diversa dalla Pigna! Se guardi la piazzetta di San Costanzo e decidi che può diventare un Anfiteatro, vuol dire che c’è qualcosa di strano nel tuo modo di vedere le cose. Anche la scelta del nome della manifestazione è da folli: la gente con la testa sul collo non vuole sentire parlare di "casbah"…. è un termine che fa paura! Non era forse più logico puntare sui fiori i sorrisi e le canzoni?
E soprattutto, perseverare per ben dieci anni in un progetto del genere significa essere non solo diabolici, come suggerisce il proverbio, ma anche parecchio fuori di testa.
Ma a pensarci bene ce l’avevano sempre detto che il rock era la musica del demonio e i più grandi rocker sono da sempre considerati dei "pazzi".

Maurilio Giordana