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10 anni di ROCK IN THE CASBAH: Danilo Bestagno

28 luglio 2009 | 21:20
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10 anni di ROCK IN THE CASBAH: Danilo Bestagno

Vedo gente antica, persone di quelle che non avevano paura di lavorare… Li vedo a gruppi, armati di piccone, punta e mazzetta, andare su e giù per la collina.

Quando penso a RockInTheCasbah mi viene in mente, come in una sequenza filmica, un insieme di fotogrammi in cui il ruolo principale è delle frequenze basse..

Vedo gente antica, persone di quelle che non avevano paura di lavorare… Li vedo a gruppi, armati di piccone, punta e mazzetta, andare su e giù per la collina.

Sento gli zoccoli degli asini e le martellate sulle pietre, mentre una ad una crescono le case. Vedo quello che era un terreno diventare un borgo, poi un paese, poi una città..

Non c’è il tempo tra un fotogramma e l’altro e nella mente scorrono via anni, decenni, secoli.. Dopo un silenzio quieto, quello della vita comune, quello della domenica mattina, sento rimbombare ancora le fessure e quasi vedo le onde sismiche che faranno tanti danni; le vedo spandersi, spostare a forza le chiavi tra i muri, piegarli uno sull’altro come lenzuola e altre frequenze basse, molto basse, quelle dello sfacelo, stavolta sono mortali.. Poi di nuovo le mazzette, i martelli, gli zoccoli della ricostruzione su quel che resta: bassi diversi, creativi, di vita.. Ma non è bastato il disastro e ora c’è la guerra… Altri bassi, ancora più bassi, onde lente, enormi, distruttive: le bombe su quei muri che ricadono su loro stessi..

Come fare un buco con un dito nella panna. E ancora i bassi dei martelli cadenzati dalla volontà di tenere in piedi quelle case.. Ma il buco c’è e resterà lì.

Poi il discreto rumore tra le cantine dei piccoli artigiani e in quel buco, bambini che giocano. Finché non sento di nuovo le frequenze, ancora basse ma intonate, secche, cadenzate e le mazzette ora sono pedali battenti su una gran cassa, sono bacchette sulle pelli dei tamburi, mentre il vociare potente dei vecchi diventa canto, anche duro, a volte violento e i bassi ora nascono da corde grosse, metalliche, tirate e tutto il volume si misura a metri cubi.

Il buco è stato riempito: c’è RockInTheCasbah.

Danilo Bestagno