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Si aggrava la posizione di Gilardino, i magistrati lo accusano di concussione

16 giugno 2009 | 17:24
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Si aggrava la posizione di Gilardino, i magistrati lo accusano di concussione

I magistrati hanno fatto richiesta che Gilardino venga giudicato per concussione. Approfittando della sua posizione avrebbe ottenuto uno sconto sull’acquisto di un appartamento. La pena per la concussione va da quattro a dodici anni di reclusione.

Sorpresa al processo che vede implicati l’ex assessore regionale Piero Gilardino e l’imprenditore Giuseppe Bianchi. Oggi i due sono stati sottoposti all’esame dell’accusa sostenuta dai PM Zocco e Ferraro. Si tratta del capo del processo riguardante la corruzione presunta dietro alla compravendita di un appartamento presso le Torri di Colombo. I due magistrati hanno fatto richiesta che Gilardino venga giudicato per concussione attraverso l’iter della contestazione alternativa. La pena per la concussione va da quattro a dodici anni di reclusione, mentre la corruzione viene punita una pena detentiva compresa tra i due e i cinque anni

Dopo aver ascoltato gli imputati, la pubblica accusa ha deciso di procedere in questo senso, poichè Gilardino ricopriva una funzione di pubblico ufficiale: approfittando della sua posizione avrebbe ottenuto uno sconto sull’acquisto di un appartamento, pagato circa 197 milioni, ovvero circa 172 milioni in meno del suo valore. L’udienza è stata poi interrotta, con rinvio al 27 ottobre 2009.