Si aggrava la posizione di Gilardino, i magistrati lo accusano di concussione
I magistrati hanno fatto richiesta che Gilardino venga giudicato per concussione. Approfittando della sua posizione avrebbe ottenuto uno sconto sull’acquisto di un appartamento. La pena per la concussione va da quattro a dodici anni di reclusione.
Sorpresa al processo che vede implicati l’ex assessore regionale Piero Gilardino e l’imprenditore Giuseppe Bianchi. Oggi i due sono stati sottoposti all’esame dell’accusa sostenuta dai PM Zocco e Ferraro. Si tratta del capo del processo riguardante la corruzione presunta dietro alla compravendita di un appartamento presso le Torri di Colombo. I due magistrati hanno fatto richiesta che Gilardino venga giudicato per concussione attraverso l’iter della contestazione alternativa. La pena per la concussione va da quattro a dodici anni di reclusione, mentre la corruzione viene punita una pena detentiva compresa tra i due e i cinque anni
Dopo aver ascoltato gli imputati, la pubblica accusa ha deciso di procedere in questo senso, poichè Gilardino ricopriva una funzione di pubblico ufficiale: approfittando della sua posizione avrebbe ottenuto uno sconto sull’acquisto di un appartamento, pagato circa 197 milioni, ovvero circa 172 milioni in meno del suo valore. L’udienza è stata poi interrotta, con rinvio al 27 ottobre 2009.