In scena prima nazionale dell’opera pop Anastasia di Bruno Contini

12 giugno 2009 | 10:40
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In scena prima nazionale dell’opera pop Anastasia di Bruno Contini
In scena prima nazionale dell’opera pop Anastasia di Bruno Contini
In scena prima nazionale dell’opera pop Anastasia di Bruno Contini
In scena prima nazionale dell’opera pop Anastasia di Bruno Contini
In scena prima nazionale dell’opera pop Anastasia di Bruno Contini
In scena prima nazionale dell’opera pop Anastasia di Bruno Contini

In scena il 26 giugno, alle ore 21. Nel 2005 l’opera ha avuto la benedizione dell’allora patriarca di Mosca Alessio II. Si tratta di una equilibrata amalgama di musiche, coreografie e arie di sapore lirico-operistico.

La prima nazionale dell’opera Anastasia di Bruno Contini andrà in scena all’Ariston di Sanremo, il giorno 26 giugno, alle ore 21. I biglietti si prenotano e acquistano presso la biglietteria del teatro (0184 50 70 70) dalle 16 alle 22. Bruno Contini, compositore e direttore artistico dell’opera Anastasia, con la rappresentazione di questo spettacolo presenta al pubblico un genere di spettacolo nuovo.

"Nel 2005 abbiamo presentato l’opera in Russia, al teatro Nuova Opera di Mosca – racconta Bruno Contini – un lavoro sui Romanov poteva sollevare problemi morali e politici , ma così non è successo. Ho avuto la benedizione dell’allora patriarca Alessio II, che mi ha anche rivelato alcuni "segreti " sulla famiglia degli Zar".

La diversità della proposta consiste nell’equilibrata amalgama di musiche, coreografie (ideate da Nikolaj Androsov) e arie di sapore lirico-operistico. La storia inizia ed ha il suo epilogo in un manicomio dove Anastasia è rinchiusa, derisa da tutti perché ricorda confusamente un regale passato, immaginandosi regina. il giovane psichiatra Dimitriy, invece, le crede e di lei si innamora. Musiche, voci liriche e coreografie, in un unico spettacolo, che tenta di riformulare il modo di approcciarsi al teatro.

"Parteciperanno alla rappresentazione numerosi artisti locali – racconta il patron dell’Aristo Walter Vacchino – "Stefania Pietropaolo, soprano, Alessandra Brunengo, mezzosoprano, Gaetano la Balestra, tenore, Pierluigi Rosso, Baritono. Ci sarà l’orchestra sinfonica di Sanremo, diretta da Giovanni Di Stefano, e la compagnia di ballo Ariston Proballet di Marcello Algeri, quest’ultimo chiamato anche a curare le coreografie. E’ la testimonianza – conclude Vacchino .- che Sanremo è capace di dar vita a grandi produzioni. Ti lascio una canzone, andato in onda dall’Ariston, ha salvato la prima serata dell’ultima stagione Rai".

L’opera è prodotta dalla Cooperativa Atmosfera, con la partecipazione dell’Associazione generale Cooperative Italiane. Parte del ricavato dello spettacolo, 2 euro ogni biglietto (che costa dai 14 ai 60 euro a seconda del settore prescelto, gratis per i bambini sino a 10 anni) andrà in beneficenza alla Associazione Ado di Ferrara che si occupa di malati terminali. Il Casinò offrirà un Buffet al termine dello spettacolo.

Intanto vanno avanti le prove sia per il primo cast, sia per il secondo – tutt’e due di alto livello e il secondo composto di cantanti della provincia di Imperia.

Racconta Gaetano Labalestra, nella vita agente di Polizia penitenziaria e noto anche al grande pubblico per le molte apparizioni televisive: “Ho un personaggio di forte caratterizzazione, che si adatta bene al mio registro di tenore drammatico. La tessitura melodica non è delle più facili: sono contento di lavorare a quest’opera”.

Un commento è arrivato anche da Stefania Pietropaolo, soprano: “Vero, è un testo musicale impegnativo per una cantante, di notevole gradevolezza per chi ascolta. Anastasia, poi, è un personaggio complesso, tutto da scoprire”. Alessandra Brunengo, mezzosoprano e titolare di una scuola di canto a Imperia: “Sono a mio agio nel personaggio che interpreto: mi piace proprio, e si adatta al mio registro lirico spinto”.

Chiude la carrellata Pierluigi Russo, baritono: “La scrittura del maestro Contini dà emozioni, sia a noi che cantiamo, sia a chi ascolta”. Anastasia è opera pop anche per le coreografie, curate da Marcello Algeri, dell’Ariston Proballet: “Mi piace lavorare a partire da questa musica. Vorrei dire anzi che le coreografie sono state generate dalla musica stessa, dalla sua potenza”. L’entusiasmo di chi lavora ad Anastasia è palpabile. Niente di strano: al di là delle molte qualità artistiche, era dalla Pinotta di Pietro Mascagni (1932!) che non si rappresentava una prima lirica a Sanremo.