Un lettore interviene sulla questione Piccardo

7 maggio 2009 | 18:10
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Un lettore interviene sulla questione Piccardo

Come italiano mi sento in dovere di chiedere scusa al candidato Gabriele Piccardo per la discriminazione di cui è oggetto.

Come italiano mi sento in dovere di chiedere scusa al candidato Gabriele Piccardo per la discriminazione di cui è oggetto. Non è ammissibile che si chieda di ritirare la sua candidatura solo perché mussulmano, mi vergogno di questo gesto. Non è accettabile che un cittadino italiano venga censurato per la sua religione.  Non è tollerabile che a un cittadino italiano venga privato dei suoi diritti che sono sanciti nei primi articoli della nostra Costituzione:

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Art. 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di
organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con
l’ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese
con le relative rappresentanze.

Non è possibile questa deriva,

Non si può accettare questo baratto in nome di un interesse elettorale, ma
la difesa dei principi che fine ha fatto nelle nostre coscienze?

Qualcuno mi spieghi perché dovrei accettare questo.

Mauro Merlenghi