Presentato il programma del Pd: la rivoluzione di Paolo Verda

E’ stato presentato questa mattina, presso il point di via Berio, il programma del candidato sindaco del Pd Paolo Verda. Alla conferenza hanno preso parte tutti gli esponenti delle cinque liste che sostengono la sua candidatura a primo cittadino di Imperia.

"Il nostro programma – ha commentato Verda – è pensato per tradurre in forma sintetica un’idea di città, un progetto per un’Imperia migliore: più libera, più giusta e più moderna. E’ il frutto di un confronto aperto con tanti cittadini, con i quali sono stati condivisi i punti che esporremo qui di seguito. Non troverete slogan quali “le prime cinque cose che faremo” o “nei primi cento giorni”, espressioni care a chi ha ridotto la politica a tecnica di marketing. Abbiamo obiettivi chiari e idee innovative, che perseguiremo amministrando per il bene comune e non per gli interessi di pochi. La città che proponiamo vedrà crescere in equilibrio e armonia la qualità della vita dei residenti, le prospettive di lavoro per i giovani, la redditività delle attività commerciali, il livello dei servizi pubblici, la qualità dell’ambiente e dell’edilizia, l’offerta turistica e culturale. Una città coordinata da regole condivise e rispettate, in cui i conflitti siano intesi come opportunità di crescita civile, le diversità vissute come ricchezza, il dissenso trasformato in spunto di riflessione per il miglioramento della propria azione. Una città il cui governo interpreti pienamente lo spirito della nostra democrazia. Il disegno grande e ambizioso che sta alla base della nostra proposta è quello di una città che riparte dal pensiero e da se stessa, che entra nel futuro portando con sé il proprio passato, la propria tradizione antifascista, la propria unicità e tutta la sua gente. Imperia sta per conoscere una nuova stagione: viviamola insieme. Finalmente liberi di cambiare".

Sul punto si è espresso anche Giancarlo Manti, coordinatore provinciale del Pd: “Questo programma è nato dopo mesi di consultazioni con le categorie dei lavoratori, le associazioni, i cittadini. Imperia sino ad oggi ha puntato sul mattone, forte di un piano regolatore che ha permesso una crescita smisurata, abnorme, dell’edilizia. Noi vogliamo cambiare rotta, pensare ad uno sviluppo urbanistico eco-sostenibile, che va dal riciclo, alla raccolta differenziata, alla creazione di un depuratore, che la città aspetta da 23 anni. Vogliamo riqualificare il porto commerciale, ridare vita alle frazioni e incominciare seriamente a prevedere un programma che prenda in considerazione l’edilizia sociale (per i giovani, i disabili, le categorie più deboli). È necessario dar spazio alla cultura, alle aggregazioni giovanili, all’ambiente, alla sanità: sono queste le cose di cui Imperia ha bisogno”.