Moria delle api e conseguenze ambientali

27 maggio 2009 | 11:45
Share0
Moria delle api e conseguenze ambientali

Venerdi 29 maggio presso il Chiostro della Biblioteca Berio, dalle 10 alle 17 incontro con i bambini delle scuole, a segure presentazione del libro “Il ronzio delle api” di J.Tautz , poi sarà la volta di convegno nazionale sull’apicoltura.

Legambiente Liguria insieme all’Associazione Ligure Produttottori Apistici
accompagneranno i ragazzi delle scuole alla scoperta del mondo delle api
L’Associazione Ligure Produttori Apistici incontrerà, Venerdi 29 Maggio presso il
Chiostro della Biblioteca Berio, dalle 10.00 alle 17.00, i bambini delle scuole per
l’infanzia, elementari e medie.

L’obiettivo è il coinvolgimento dei più piccoli e dei ragazzi attraverso laboratori
didattici che spiegano le fasi del lavoro delle api fino alla produzione del miele.
Tali attività consentono di stimolare il loro interesse verso le tematiche
ambientali anche al di fuori del contesto scolastico.
Nel pomeriggio, dalle ore 17 presso la Sala dei Chierici-Biblioteca Berio, Angelo
Consiglieri Presidente dell’Ordine degli Agronomi di Genova e Savona presenterà il
libro " Il ronzio delle api" di J.Tautz, Ed. Springer.
L’autore attraverso le scoperte più recenti, molte delle quali frutto del suo
gruppo di lavoro, offre la possibilità di venire a contatto con lo straordinario
mondo delle api. In contrasto col punto di vista che vede la colonia di api
domestiche come una società perfetta, costituita da individui indipendenti governati
da una regina, egli introduce il concetto di "superorganismo", cioè di un sistema
capace di autogestirsi e di adattarsi puntualmente all’ambiente che lo circonda,
grazie all’efficace sistema di comunicazione esistente fra le sue componenti: le api
stesse.

In conclusione della giornata dalle ore 17.45, si terrà il Convegno nazionale sulla
Moria delle Api e sulle possibili conseguenze economiche ambientali.
Tematica principale attraverso cui Legambiente e Unaapi, (Unione nazionale
associazioni apicoltori italiani) hanno rivolto sollecitazioni ai Ministri della
Salute e dell’ Agricoltura.
"Sarebbe un errore – ha dichiarato Francesco Panella – pensare alla moria delle api
come a un problema solo per gli insetti o per gli apicoltori. Le api rappresentano
infatti un sensibile indicatore di ben più rilevanti conseguenze all’insieme
dell’equilibrio ambientale. E se un pesticida può risultare così dannoso per l’ape –
ha precisato Panella – riteniamo debbano essere approfonditi anche tutti i
potenziali effetti sull’intera catena alimentare e quindi sull’uomo".

Gianni Morando responsabile Agricoltura Legambiente Liguria : "Vista la relazione
tra pesticidi e scomparsa delle api, vista una maggior incidenza di malattie
neurodegenerative e linfatiche soprattutto a carico dei bambini in tenera età
esposti a sostanze tossiche… noi di Legambiente puntiamo il dito contro un modello
di agricoltura intensivo che fa solo gli interessi dell’agroindustria. Proponiamo le
pratiche biologiche come alternativa all’uso/abuso di chimica.
La crescita della superficie di terreni dedicati a biologico (l’Italia è il 1°
paese produttore) e del consumo di prodotti biologici (anche in tempi di crisi
economica) dimostrano che esiste un modello di agricoltura più rispettoso
dell’ambiente oltre che della salute dei consumatori".