Un nostro lettore ci ha inviato una poesia per confortare i superstiti del terremoto

28 aprile 2009 | 06:37
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Un nostro lettore ci ha inviato una poesia per confortare i superstiti del terremoto

La convinzione è che,le anime dei loro cari defunti senza mostrare più il viso vegliano su di loro dal paradiso

Antonio Monte ci ha inviato una poesia per confortare i superstiti del terremoto con la 
convinzione che, le anime dei loro cari defunti senza mostrare più il viso vegliano su di loro dal paradiso.

L A   T R A N S U M A N Z A

All’assoluto Padrone imploro clemenza
plachi il furore dell’offesa natura
che ha ridotto le case in macerie
inflitto nei cuori  tremante paura.
Bela il gregge nella sua mandria
manca la guida della transumanza
che attraverso l’antico tratturo
l’accompagnava al pascolo sicuro.
Il pastore è là nei cieli divini
insieme a donne studenti e bambini
a conseguire la laurea ad honorem
per ritornare  dei bravi Dottori.
Si metteranno dei giovani al servizio
per curarli dall’orribile supplizio
arrecheranno coraggio e speranza
il vero valore della fratellanza.
Senza mostrare più il viso
doneranno entusiasmo e sorriso
ritorneranno dal tratturo dell’amore
per ricostruire quel posto migliore.

Antonio Monte