Piazza San Siro gremita per il comizio di Sindoni
Successo per l’incontro di apertura della campagna elettorale del candidato Udc. Hanno tenuto banco soprattutto “voto utile” e “sicurezza”. Ampio fotoservizio.
Questa sera in piazza San Siro, Ninetto Sindoni ha aperta la campagna elettorale verso la sua corsa a Sindaco. Per farlo ha chiesto l’aiuto del segretario regionale dell’Udc Rosaro Monteleone e dell’amico ex onorevole democristiano Manfredo Manfredi.
Il via era fissato per le 20.30. All’ora prestabilita la piazza era già abbastanza piena, giovani e adulti, riuniti introno al Pravda Cafè, dove era stato montato un palchetto con microfono e casse per l’amplificazione. In attesa dell’ospite d’onore, che è giunto dopo le 21, accompagnato da Monteleone e Manfredi, il pubblico convenuto si è intrattenuto con la musica di Simone Tulipanti, in arte “Il Coach”, e con le bevande e stuzzichini offerti dal Pravda Cafè. E di certo è sembrato singolare che ad ospitare questo incontro tutto “democristiano” fosse un locale che ha come simbolo la stella rossa e il nome del più importante giornale sovietico.
Ma Sindoni, lo si è capito, è uno che ama le sfide, il rischio e anche l’ironia. Non a caso iniziando il suo discorso, che ha chiuso la serie di interventi degli ospiti invitati a salire sul palco, ha sottolineato che era stata scelta come data per l’apertura della campagna elettorale proprio venerdì 17, un giorno che molti guardano incrociando le dita e facendo gli scongiuri: “Noi non siamo superstiziosi – ha subito precisato il candidato sindaco – anzi siamo dell’idea che questo giorno porti buono. E poi ci piace rischiare, lo dimostra il fatto che siamo scesi in piazza, sfidando anche il tempo meteorologico, che poteva tradirci, ma così non è stato. La serata è mite e la gente è accorsa numerosa. E poi non intendevamo chiuderci tra le quattro mura di un teatro o di un’aula, volevamo il contatto diretto con con la gente”. Nell’arco di pochi muniti la storica piazza della concattedrale si è andata riempiendo. Sindoni e i suoi hanno parlato davanti ad un pubblico nutrito, 300 persone almeno, quelli accalcati intorno al palco, oltre ad altri che hanno assistito al comizio da poco più distante.
Sindoni è subito arrivato al dunque e ha concentrato la sua attenzione su alcuni punti fondamentali del programma. La sicurezza innanzitutto, poi la necessità di ridare a Sanremo ordine e pulizia, ripensando un piano urbanistico in linea con i tempi e risolvendo gli annosi problemi di viabilità. È il nostro primo biglietto da visita – ha detto – siamo una città turistica dopotutto. Infine ha trattato argomenti come turismo e floricoltura, per chiudere con un accenno al sociale e ai giovani (specie parlando di sport e mancanza di strutture).
Ma prima di entrare nello specifico si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa, spiegando la decisione di correre soli: "Per poter condurre una campagna libera dai condizionamenti" e lanciando qualche frecciatina agli altri schieramenti politici “Non è vero che non ci vogliono. Mi hanno già offerto un posto da assessore, ma a noi non interessano le poltrone, noi puntiamo sui programmi”. Non solo: “ Gli altri non sono più forti di noi, non piacciamo di più alla gente, hanno solo più soldi, ma è una vergogna, specie in questo periodo di crisi, buttare via tanto denaro. A noi basta un microfono per far arrivare la nostra voce alla gente”. Ed ancora: “In caso di ballottaggio saremo protagonisti, statene certi.
Entrando nel merito del programma, il candidato sindaco dell’Udc è stato conciso: “ Ho idee chiare e semplici; la sicurezza innanzitutto. Ci sono zone come la Pigna e via Martiri che vanno assolutamente recuperate alla legalità perché sono state lasciate a loro stesse. Non siamo contro i militari o le ronde, ma non sono queste le soluzioni, bisogna potenziare le forze dell’ordine, le uniche che possono davvero risolvere il problema. Abbiamo scelto questa sede per il nostro incontro proprio perché questa è una piazza del centro storico. È necessario un censimento degli extracomunitari, per capire chi ha diritto di restare qui e chi no. Chi delinque va fermato.
Ha parlato di Puc, viabilità, parcheggi, aree verdi. Su questi punti ha osservato “La passata amministrazione ha clamorosamente fallito”. Ed ancora: “No alla speculazione edilizia, sì al recupero delle case fatiscenti, anche per creare alloggi per i giovani. Bisognerebbe riconvertire l’edilizia degli anni 60/70, che è sorta senza regole ed è brutta e poco funzionale. Servirebbero incentivi per gli imprenditori intenzionati a farlo”.
Sul turismo ha osservato l’importanza di incominciare la stagione molto prima: “Sanremo è nata come stazione invernale, ma ora le spiagge non possono neppure attrezzarsi con un dehors per permettere ai turisti la balneazione fuori stagione, c’è troppa burocrazia, non è con le multe che si aiuta il turismo, non è spegnendo la musica che si attirano i villeggianti”. A questo punto la folla, specie i più giovani, ma non solo, si è lanciata in un applauso scrosciante. Un invito agli albergatori: “I nostri hotel dovrebbero fare un salto di qualità”.
Ha chiuso con la floricoltura. “Bisogna puntare sulle peculiarità floricole che gli altri Paesi non possono produrre” e con il sociale, invitando sul palco due degli uomini della lista Udc, l’ex difensore civico Guido Cucco e il disabile Marco Tron.
Ultima battuta: “Alle comunali si scelgono gli uomini, finalmente si possono esprimere preferenze, non come alle politiche. Qui il voto che conta è quello dato a persone di fiducia. L’unico voto utile è quello per l’Udc”.
Prima di Sindoni sono intervenuti Rosario Monteleone, segretario regionale dell’Udc, e l’ex onorevole Manfredo Manfredi.
Monteleone ha puntato l’accento soprattutto sul discorso del voto utile, accusando Pd e Pdl di sostenere un falso bipartitismo, dove non si possono scegliere i candidati. “Votare Sindoni è utilissimo” è stato il suo invito conclusivo.
Manfredi si è concentrato sulla sicurezza, sottolineando che è un diritto dei cittadini, spesso strumentalizzato dalle fazioni politiche in caccia di voti. Di sicura efficacia la sua battuta finale: “Scegliendo Sindoni dimostrerete che volete bene alla vostra città”.
Fotoservizio a cura di Luca Lombardi