Marco Ballestra sui sequestri di autotreni che importano rifiuti dell’edilizia dalla Francia

19 aprile 2009 | 05:43
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Marco Ballestra sui sequestri di autotreni che importano rifiuti dell’edilizia dalla Francia

“Dopo anni di business incontrastato, di degrado delle nostre valli, forse c’è la speranza di arrestare questo scandalo”

I carabinieri stanno operando una serie di sequestri di autotreni che importano rifiuti dell’edilizia dalla Francia e da Monaco.
Dopo anni di business incontrastato, di degrado delle nostre valli, forse c’è la speranza di arrestare questo scandalo.
Si tratta di un grande risultato della libera informazione che ha fatto conoscere all’opinione pubblica le denuncie dell’associazione alzalatesta.
Soggetti che in questo momento soccombono, di fronte alla forza dei gruppi trasversali che gestiscono gli interessi illegali.
Che  saccheggiano il nostro territorio e non solo.
Se vi sono dei funzionari che ci  chiedono di tenere alto l’interesse su alcuni argomenti, affinché non  finiscano a dormire in un cassetto, vuol dire che la società civile deve fare la sua parte e sostenerli in questa loro forma di strenua resistenza.
Ora, con l’arrivo del Dottor Cavallone alla Procura di Sanremo, sono chiari i segnali di reazione.
Dopo aver colpito piccoli trasportatori in arrivo dalla Francia, questo dei quattro camion della Ditta G.B.L. costituiscono un segnale fortissimo.
Uno degli impunibili, (assieme alla Ditta C.T.M. del SIgnor Tiziani Camagni), ha finalmente  subito uno stop al suo agire sconsiderato.
Assieme al contrasto dell’importazione illegale, si deve andare a perseguire i responsabili del furto della ghiaia che dall’alveo del fiume Roia e del Nervia sono finiti in una cava privata e non solo.
Al posto di questa ghiaia rubata nelle ore notturne per milioni di euro, sono finiti inghiaiati rifiuti di ogni sorta: metalli, isolanti, macerie, tubi elettrici ecc.
Mi ha detto domenica scorsa un amico che ha un centro equestre a Camporosso: "andando con il cavallo nel greto del Nervia, rischi che si strappi uno zoccolo agganciandosi ad un tondino che spunta dalle ghiaie del torrente".
Ancora uno scandalo all’interno di un cantiere dell’Amministrazione provinciale imperiese.
Che la cupola che ha permesso questo degrado sia potente è fuori di dubbio.
A noi e, separatamente, ad agenti di polizia giudiziaria che indagavano, i testimoni hanno raccontato i fatti.
Non testimonieranno. Qualcuno ha suonato al campanello di casa loro e li ha minacciati pesantemente.
Hanno paura e non verranno davanti ad un magistrato.
Agli organi di informazione chiediamo,se possibile,  di continuare a sostenerci dando voce alla nostra lotta.
Il cantiere della Ditta G.B.L. a Bevera di Ventimiglia costituisce un inserto locale di Gomorra.
Contrasiamolo. Impediamo di fatto l’estensione del degrado.
Ne va della nostra dignità di uomini e cittadini.
Vi ringrazio tanto.

Marco Ballestra   www.alzalatesta.net