Le considerazioni di un lettore sul trasloco del mercato di Diano Marina in viale Kennedy

26 aprile 2009 | 09:24
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Le considerazioni di un lettore sul trasloco del mercato di Diano Marina in viale Kennedy

“Quando ormai i giochi sono fatti, quando ormai le decisioni sono prese, una parte dell’opposizione esce fuori con affermazioni che ricalcano quelle già dette e scritte su tutti i giornali locali, con un tempismo a dir poco preoccupante”

In merito all’articolo apparso in data odierna (26-04) su La Stampa circa il trasloco in viale Kennedy del mercato settimanale, parlando "ad personam", non posso che notare un fatto veramente triste: quando ormai i giochi sono fatti, quando ormai le decisioni sono prese, una parte dell’opposizione esce fuori con affermazioni che ricalcano quelle già dette e scritte su tutti i giornali locali, con un tempismo a dir poco preoccupante.
Ma i cittadini dianesi sono fortunati di avere ben due liste alla opposizione.
Peccato che l’altra non si pronunci, forse preoccupata da logiche di partito che poco interessano agli elettori.
A questo punto però non è un problema di "l’avevo detto io" o altro, il problema fondamentale per chi opera e soprattutto vive in prime o seconde case in viale Kennedy è un altro: il vil denaro.
Infatti mentre il Palazzo e i suoi occupanti, come già detto dal dott. Sciolli, nel pieno rispetto delle logiche democratiche, si pagano i ricorsi al Tar con le casse comunali, amministrano la cosa pubblica come cosa loro, dimentichi forse di dover essere espressione della volontà popolare e non di pochi eletti, il cittadino di serie B non può difendere i propri diritti.
Beh, no una via ci sarebbe: attingere alle proprie tasche e sperare in una giustizia lenta e kafkiana.
Sembra quasi una tattica ben precisa: far annegare i dissidenti in un mare di scartoffie, di pratiche legali, di parcelle di avvocati, aspettare il loro logorio e poi, da veri difensori della democrazia, fare quello che si vuole.

Brunazzi dott.Oreste