L’Accademia Italiana della Cucina ha incontrato la Coldiretti

29 aprile 2009 | 08:06
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L’Accademia Italiana della Cucina ha incontrato la Coldiretti

Liniziativa “Falso in Tavola” dell’Accademia e “Menu a km zero” di Coldiretti si sono incontrate, e ne è nata una manifestazione dal titolo “La tavola degli inganni è servita”

L’Accademia Italiana della Cucina sta cercando di sensibilizzare gli italiani sul “Falso in tavola”, e in questa sua battaglia per la genuinità ha incontrato la Coldiretti, che attraverso la sua campagna “Menu a km zero” invita a prediligere i prodotti locali, più facili da controllare e meno inquinanti, non fosse altro che per il fatto di non aver bisogno di…lunghi trasporti. Ora le due iniziative si sono incontrate, e ne è nata una manifestazione dal titolo “La tavola degli inganni è servita”.
“L’Accademia – spiega il delegato provinciale Giuseppe Ghiglione – che è anche un’Istituzione  culturale della Repubblica italiana fondato nel 1953 da Orio Vergani, si prefigge tra l’altro di salvaguardare la genuinità e la tipicità delle varie cucine regionali che arricchiscono i menu italiani. Ogni anno sviluppa un tema particolare, e quest’anno si è scelto, appunto, il falso in tavola. Le cronache quotidiane sono piene di esempi. Forse il caso del “parmesan” è il più noto, ma c’è anche il “pecorino romano” prodotto in Illinois (e con latte di mucca…), il prosciutto Busseto made in California, come i pomodorini di collina napoletana che vengono dalla Cina e la salsa “bolognese” che arriva dall’Australia. E per quanto riguarda i vini, basta citare il Chianti clonato nella Napa Valley”. E più recentemente qualcosa di analogo sta accadendo anche per il nostro Vermentino.”
E’ chiaro che quando questi prodotti finiscono in tavola, solo un palato esperto può accorgersene, ma il problema non è tanto questo: “Il problema – spiega Antonio Fasolo, presidente della Coldiretti Imperia – è quello della concorrenza sleale, di una vera e propria truffa nei confronti dei consumatori e di un danno economico rilevante per i produttori “veri”. Per questo Coldiretti ha accolto con grande favore l’invito dell’Accademia della Cucina per condurre assieme la battaglia contro i prodotti taroccati. Del resto stiamo combattendo da sempre contro il vino…senza uva e, proprio recentemente, contro l’aranciata senza arance. Non vorremmo domani trovarci di fronte all’extravergine senza olive”.
Già nei giorni scorsi, a Napoli, si è svolta una giornata con un menu speciale, un menu “bugiardo” basato su prodotti taroccati, e relativo convegno.
“Ma nei prossimi mesi – aggiungono Ghiglione e Fasolo – l’iniziativa verrà proposta anche in provincia di Imperia, per tenere alta la vigilanza sul fenomeno e per contrastare sul nascere qualsiasi tentativo di falsificazione dei prodotti locali”.