





A Taggia rivivono le tradizioni e le cerimonie del periodo prepasquale
A Taggia, il Venerdì Santo, si visitano i sepolcri infiorati: in tutte le chiese del paese vengono allestiti sepolcri floreali vicino ai
quali i fedeli si ritirano in preghiera. L’odore dei fiori misto alla cera dele candele e all’incenso regala un’atmosfera unica.
Altra caratteristica celebrazione ancora viva a Taggia è quella che rievoca il lavacro dei piedi da parte di Gesù agli Apostoli, segno di
umiltà e di servizio al Signore. Sono le massime cariche della confraternita, a nomina annuale, che si impegnano nella cerimonia: il
vice priore lava i piedi agli altri confratelli, il decano li asciuga ed il priore bacia l’alluce di tutti i dodici prescelti. Appare chiara
la dimensione ricostruttiva dell’episodio evangelico. I confratelli ricevono quindi l’offerta del biscotto. La celebrazione si conclude
con una degustazione comune del biscotto accompagnato dal vino locale.
La cerimonia viene poi ripetuta a sera in chiesa parrocchiale: in questo caso è il parroco a lavare i piedi a sei confratelli di
ciascuna confraternita: dunque metà sono scelti fra i Bianchi e metà fra i Rossi.