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La testimonianza di un lettore di ritorno dall’Abruzzo e dalle zone terremotate

17 aprile 2009 | 06:59
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La testimonianza di un lettore di ritorno dall’Abruzzo e dalle zone terremotate
La testimonianza di un lettore di ritorno dall’Abruzzo e dalle zone terremotate
La testimonianza di un lettore di ritorno dall’Abruzzo e dalle zone terremotate
La testimonianza di un lettore di ritorno dall’Abruzzo e dalle zone terremotate
La testimonianza di un lettore di ritorno dall’Abruzzo e dalle zone terremotate
La testimonianza di un lettore di ritorno dall’Abruzzo e dalle zone terremotate

“Sono ancora frastornato, scosso…So solo che questa esperienza me la porterò dentro nel cuore sempre…”

Oggi,dopo 2 giorni di ritorno dall’Abruzzo ho deciso di scrivere due righe su quello che realmente ho visto….mi viene ancora difficile descrivere le mie emozioni sono rimasto molto colpito e segnato come uomo e come persona.
Ho ancora negl’occhi il dolore di quelle persone,quelle case distrutte le  condizione in cui vivono, da quando sono tornato le mie domande sono sempre le  stesse…perchè tutto ciò…perchè i media ci raccontano che tutto va bene,che tutto è a posto,che non ci sono problemi come si può giocare con la pelle e le  disgrazie delle persone sono per raccimulare qualche simpatia o qualche voto(destra o sinistra che sia)…qua ci vuole coerenza la gente deve sapere il vero….
Comunque ritorniamo al mio viaggio lunedì di pasquetta io,altri 3 volontari e  il nostro parrocco partiamo alla volta dell’abruzzo con due furgoni riempiti grazie alla sensibilità della nostra gente di Camporosso,di cui voglio ringraziare con tanta gioia, che tra il venerdi santo e pasqua hanno permesso  di recuperare tutta la merce di cui avevamo realmente bisogno avendo contattato
un nostro amico in servizio nel posto che c’ha segnalato tutta la roba che serviva.
Sapevamo che il nostro viaggio non era una passeggiata ed eravamo a conoscenza di ciò che ci aspettava….il viaggio proseguiva tranquillo io provavo a non pensare ciò che potevo vedere ma la mia mente già arrivava all’Aquila quando in un autogrill incominciamo ad incontrare i volontari che andavano nel posto……
Più ci si avvicinava più mi si stringeva il cuore iniziando a vedere le prime   tendopoli messe nel posteggi dei supermercati, guardavo nelgli occhi i miei  compagni di viaggio e li vedevo lucidi nessuno più parlava..
Arrivati ad Aquila ci troviamo davanti l’impossibile,sembrava di vivere una  guerra,esercito ovunque case demolite,tende ovunque anche nei giardini di  quelle abitazioni che non avevano subito danni…scene raccappricianti…
Passiamo Aquila e ci avviamo nella nostra località e arrivati a destinazione  sorgono i primi problemi e nelle nostre menti i primi dubbi….Il capo della  protezione civile ci accoglie gentilmente ma dalla sua espressione ci fa capire  che siamo persone non interessate e non bene accette…..Giriamo in questi  paesini per consegnare la merce dei nostri furgoni accompagnati da un civile
del posto,questo ci fa capire tanto….Ci fanno fermare lontano dalle tendopoli  e le persone venivano a cercare la roba che gli interessava,vedevo negli occhi  di quelle persone il terrore ,la paura l’abbandono…..Il nostro parrocco dopo tanti tentativi riesce a entrare nelle tendopoli e parlare con le persone….Ci viene chiesta carta igienica,disinfetanti,assorbenti…..quasi subito
finita…..
In un paesino lontano da Aquila e lontano dalla zona di raccolta e 2 giorni che sono senza carta,senza tute c’e ancora qualche persona con il pigiama e le pantofole di quella notte maledetta………qui ci accorgiamo che c’e qualcosa che non va..scendiamo nella zona di raccolta 30km da questo paesino e ci accorgiamo che dentro ci sono tonnellate di carta…chilometri di tute….
tantissima roba accatastata….gli facciamo sapere i problemi del paesino che abbiamo lasciato e la loro risposta del tutto naturale e "se non se la vengono a prendere"…..la cosa mi ha fatto rabbia e lo stesso hai miei compagni…
La protezione civile con tutti i suoi volontari stanno svolgendo un lavoro ottimo,ma non sono organizzati…..troppi….troppa gente messa li giusto per far vedere che ci sono…..ancora ieri parlando con una persona abitante del posto mi dice che 1/3 dei volontari lavora e si da da fare……gli altri sembrano in villeggiatura……non hanno un appoggio,non sono coordinati e nei paesini manca tutto e la cosa più brutta che nei punti di raccolta sono pieni…..
Mangiamo con le persone del posto precisamente a Castelnuovo,qui hanno avuto 6 morti un paesino di 200 anime mi si stringe il cuore ho ancora i brividi nel pensarci si conoscono tutti la gente ancora piange mentre mangia,non hanno un  supporto psicologico,la gente ci chiede di non mandare soldi al governo o ha tutte queste associazzioni hanno paura chiedono di portali li nel loro posto nel loro borgo……Ci chiedono di non abbandonarli con le lacrime agli occhi………
Io, come i miei compagni di viaggio e le persone(civili)che prima di noi ci sono stati siamo molto colpiti e un immagine che ci porteremo dietro a lungo…..Noi non li abbandoniamo ne ora ne mai…..sono che non ci fidiamo più, non crediamo più alle favole del va tutto bene e tutto apposto….
Lasciamo Aquila la terra trema ancora ne abbiamo sentite 3………..ritorniamo indietro non riusciamo ad esprire ciò che abbiamo visto……potrei dire altre cose ma sono ancora frastornato, scosso……so solo che questa  esperienza me la porterò dentro nel cuore sempre………………………

Alessio