Golgi, architetto del cervello. Il primo Nobel italiano alla Medicina raccontato in una mostra

22 aprile 2009 | 09:44
Share0
Golgi, architetto del cervello. Il primo Nobel italiano alla Medicina raccontato in una mostra
Golgi, architetto del cervello. Il primo Nobel italiano alla Medicina raccontato in una mostra
Golgi, architetto del cervello. Il primo Nobel italiano alla Medicina raccontato in una mostra
Golgi, architetto del cervello. Il primo Nobel italiano alla Medicina raccontato in una mostra
Golgi, architetto del cervello. Il primo Nobel italiano alla Medicina raccontato in una mostra
Golgi, architetto del cervello. Il primo Nobel italiano alla Medicina raccontato in una mostra

Visitabile sino al 30 maggio, da martedì a giovedì dalle 10 alle 12.30, venerdì e sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Per la Settimana della Cultura, sino a domenica 26, apertura straordinaria anche il pomeriggio dalle 15 alle 18.

È stata presentata oggi a villa Nobel la mostra "Golgi, architetto del cervello", che la Provincia di Imperia ha realizzato in collaborazione con il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Pavia per ricordare il primo Nobel italiano per la medicina, vinto da Golgi nel 1906.

Sono intervenuti Gianni Giuliano, presidente della Provincia di Imperia, il commissario prefettizio del Comune di Sanremo Umberto Calandrella, Paolo Mazarello, docente di Storia della Medicina e presidente del Sistema Mussale d’Ateneo – Università di Pavia, e Alberto Calligaro, preside della Facoltà di Medicina e direttore del Museo per la Storia dell’Università di Pavia, e Marco Kuveiller, registra della docufiction “La finestra al microscopio. Dialogo impossibile con Camillo Golgi”, che è stata proiettata questa mattina e che verrà proposta ancora questo pomeriggio alle ore 17. l’ingresso è libero. Si tratta del primo documentario sulla figura di Golgi, realizzato nei luoghi legati alla sua vita e alle sue scoperte come il Pio luogo degli Incurabili di Abbiategrasso e l’istituto di Patologia Generale dell’Università di Pavia.

"Abbiamo raccontantato questo personaggio importantissimo ma ancora sconosciuto al grande pubblico – ha detto il regista – utilizzando il sestema della docufiction (metà documentario, metà girato con attori). L’opera è stata venduta a Rai Trade, che ora la distribuirà agli interessati. Purtroppo in Italia non esiste uno spazio televisivo adatto a queste produzioni (un’ora di girato). Sarà difficile metterlo in onda se non a tarda notte. Ma il materiale è straordinario. La finestra al microscopio è fuori dagli schemi, un prodotto italiano che si distanzia dai documentari tutti fatti in serie che si vedono in giro. Ormai la globalizzazione ha travolto anche questo genere".

All’opera scientifica di Camillo Golgi (1843 – 1926) e ai riflessi che ebbe sull’evoluzione della medicina fino ai nostri giorni è dedicato lo spazio espositivo. La mostra presenta temi che hanno avuto un grande sviluppo nella biomedicina contemporanea, che presero origine con le ricerche di Golgi negli anni di attività a Pavia presso l’Istituto di Patologia Generale dell’Università: le origini delle neuroscienze, la biologia strutturale della cellula, le ricerche sulla malaria e le prime fasi di sviluppo dell’infettivologia.
Le scoperte dello scienziato in questi campi rappresentano dei capisaldi delle scienze mediche, tanto che ancora oggi portano il suo nome: l’apparato di Golgi, componente fondamentale della cellula; il ciclo di Golgi, che descrive lo sviluppo nel sangue del microrganismo che provoca la malaria; la reazione nera – o metodo di Golgi – tecnica istologica ideata dallo scienziato che permise di osservare la fine struttura del sistema nervoso centrale, presupposto indispensabile per i successivi sviluppi delle neuroscienze.

I visitatori incontreranno documenti (come i telegrammi di felicitazioni di Giosuè Carducci e Giolitti o i primi disegni dei neuroni) e oggetti legati alla vita e all’attività scientifica di Camillo Golgi e potranno immergersi in uno dei periodi più entusiasmanti della medicina italiana. La mostra è in italiano e inglese.

Gli eventi sono realizzati con il contributo di: Comune di Sanremo, Regione Liguria, Banca Carige e con il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca.

La mostra sarà visitabile da oggi si al 30 maggio, da martedì a giovedì dalle 10 alle 12.30
, venerdì e sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. In occasione della Settimana della Cultura, sino a domenica 26, apertura straordinaria anche il pomeriggio dalle 15 alle 18.

"Voglio ricordare – ha detto Gianni Giuliano – che  giovedì 30 maggio, alle ore 16.30, sempre a Villa Nobel, si svolgerà un incontro con il Premio Nobel Günter Blobel, per la tavola rotonda “Gli arabeschi della vita – Da Camillo Golgi alle frontiere della biologia cellulare e delle neuroscienze”. Interverranno anche Fabio Benfenati e Paolo Mazzarello. Un appuntamento importantissimo che ancora una volta porta un Premio Nobel qui a Villa Nobel".