CNA FITA sull’assurda vicenda degli specchi retrovisori sulla destra dei veicoli commerciali

Sta montando in modo impressionante in provincia, in Liguria e nel resto dell’ Italia il disagio arrecato dalle assurde procedure con cui si è arrivati alla applicazione del decreto relativo alla installazione a posteriori di specchi retrovisori da applicare sulla destra dei veicoli commerciali immatricolati nell’Unione europea.
Volendo tralasciare le modalità e la tempistica sin qui adottata dal ministero dei Trasporti nel recepimento di una normativa europea che risale addirittura al 2001 e nelle more della quale comunque è stato consentito alle case produttrici di vedersi
comunque omologati i veicoli non muniti di tali specchi, e non volendo comunque soffermarci sulle difficoltà procedurali che hanno di fatto rallentato il processo di adeguamento del parco circolare interessato, ora siamo arrivati ora al paradosso che alla data prevista quale termine ultimo per lo stesso adeguamento (1 aprile 2009) le aziende di autotrasporto sono impossibilitate ad adeguarsi alla normativa stante la assoluta impossibilità di reperire sul mercato gli stessi specchi. Con la conseguente mancata revisione degli stessi veicoli e con la altrettanto inevitabile conseguenza di dover fermare i veicoli. Oltre al danno economico, dovuto comunque alle spese per l’adeguamento, ora gli autotrasportatori si devono anche confrontare con il paradosso di non reperire sul mercato gli stessi specchi in assenza dei quali da parte degli Uffici delle ex Mctc non viene appunto effettuata la revisione.
È certamente paradossale che, in un momento di estrema difficoltà economica che investe tutta l’economia italiana e l’autotrasporto in particolare, le imprese siano costrette a subire gravissimi danni economici a seguito del fermo veicoli, dovuto,
lo ripetiamo ad una gestione assolutamente pressappochista, della vicenda, da parte degli uffici competenti del Ministero dei Trasporti. Certo è che su questa vicenda, ancora una volta dimostra quanto siano tenute in considerazione le ragioni
dell’autotrasporto, corre il rischio di prestare il fianco a fenomeni poco chiari di speculazione, ma soprattutto mette ancora di più in difficoltà un settore già allo stremo e che corre il rischio di non poter sfruttare le poche occasioni di lavoro che il mercato oggi offre proprio a causa di queste difficoltà burocratiche/fantozziane. CNA FITA ritiene assolutamente indispensabile, a questo punto, che venga con urgenza emanato un provvedimento amministrativo che recuperi la serietà e che faccia di fatto slittare il termine a suo tempo indicato nel 1° aprile, proprio per dare la possibilità di reperire gli specchi necessari o comunque un provvedimento che consenta ai veicoli di poter circolare anche in assenza di tale adeguamento.

p. il Coordinamento Provinciale
Daniele Magliani
CNA FITA