Accordo di programma tra la Città di Nizza ed i 6 Comuni italiani dell’Antica Contea di Nizza

20 aprile 2009 | 08:51
Share0
Accordo di programma tra la Città di Nizza ed i 6 Comuni italiani dell’Antica Contea di Nizza

A presentare questo progetto il 21 aprile saranno il Consigliere Jean Marc Gaume, delegato al Patrimonio Storico, Lingua e Cultura Nizzarda della Città di Nizza, ed i Sindaci dei 6 Comuni Italiani che prima del 1860 facevano parte della Contea di Nizza

A Dolceacqua il 21 aprile 2009 alle ore 11 presso la Sala Consiliare, sarà presentato il Progetto “Contea di Nizza, uno spazio storicamente transfrontaliero” (Le Comtè de Nice, un espace historique transfrontalier).
A presentare questo progetto il Consigliere Jean Marc Gaume delegato al Patrimonio Storico, Lingua e Cultura Nizzarda della Città di Nizza, ed i Sindaci dei 6 Comuni Italiani che prima del 1860 facevano parte della Contea di Nizza: Dolceacqua, Rocchetta Nervina, Isolabona, Pigna, Perinaldo e Apricale. Saranno presenti inoltre il Vice Presidente dell’Università di Nizza accompagnato da alcuni professori e da dirigenti del Comune
La Contea di Nizza in passato risultava costituita, per scelte politiche e storiche, da un mosaico di territori divisi tra mare e montagna. Nel corso dei secoli  si è  definita e formata un’identità comune: arte, letteratura, architettura, ma anche lingua e tradizioni danno testimonianza di tale particolarità che trova nella città di Nizza il suo centro nevralgico;
Nel 1860 il contado di Nizza venne annesso alla Francia, fatta eccezione per i comuni di Isolabona, Rocchetta, Apricale, Perinaldo, Pigna e Dolceacqua, i quali avrebbero fatto  parte del nuovo Regno d’Italia costituitosi nel 1861; più tardi, nel 1947, i comuni di Tenda, La Brigue e Molière si riunirono  a loro volta alla Francia. La Contea di Nizza divenne così un territorio transfrontaliero dove i diversi Comuni italiani e francesi  conobbero  destini differenti;
Considerato che, nonostante le vicende storiche, i legami che uniscono questi comuni non sono stati cancellati e i progetti "transfrontalieri", tanto cari all’Europa, danno oggi l’occasione di rinnovare tali legami e di mettere in comune l’insieme delle ricchezze, siano esse culturali od economiche, in un unico grande progetto al tempo stesso alpino e mediterraneo di cui la "Strada Reale Nizza -Torino" diverrebbe il denominatore comune;

“Un evento molto importante – dichiara Fulvio Gazzola Assessore al Turismo del Comune di Dolceacqua uno dei promotori del progetto – soprattutto per il nostro territorio. Avremmo un immediato riscontro di questo accordo che ci permetterà di promuovere con un canale privilegiato, il nostro territorio, i nostri prodotti tipici ed i nostri eventi, in una città con oltre mezzo milione di abitanti con un bacino di oltre un milione, in cui risiedono per  lunghi periodi dell’anno numerosi stranieri i quali raramente oggi attraversano il confine. Abbiamo quindi già previsto delle attività specifiche che ci consentiranno di contattare promotori ed agenzie di viaggio per organizzare sul nostro territorio visite giornaliere o di 2-3 giorni. Successivamente questo accordo ci consentirà anche di sviluppare progetti culturali che potrebbero portare importanti risorse economiche da investire sul territorio. Mi piace inoltre sottolineare che questo accordo è stato raggiunto grazie al lavoro di gruppo tra questi Comuni e da come si sia compreso la necessità di dover lavorare in rete e non più per proprio conto pensando esclusivamente al proprio “campanile” e di questo ringrazio tutti i Sindaci per la disponibilità avuta.”
I 6 Comuni italiani infatti hanno in queste settimane sottoscritto un “accordo di partneariato” tra loro proprio per l’organizzazione di tutte le attività legate a questo accordo e presenteranno per l’occasione un Logo che sarà utilizzato nelle varie occasioni di promozione.

Molteplici sono gli obiettivi del progetto che qui brevemente riassumiamo:
– Riallacciare i rapporti, dopo 150 anni di separazione a seguito delle cessione di Nizza alla Francia nel 1860, al fine di valorizzare e trasmettere il patrimonio linguistico e culturale di questo territorio che un tempo costituiva la  contea di Nizza
– Organizzare manifestazioni culturali e scientifiche tra i partners al fine di mettere in comune le conoscenze
– Organizzare scambi culturali nell’ambito di festeggiamenti che evidenzino le radici comuni
– Organizzare con regolarità scambi tra scolaresche (scuole elementari, medie inferiori e superiori), associazioni giovanili, gruppi sportivi e culturali al fine di favorire la reciproca conoscenza di questo territorio transfrontaliero
– Far conoscere ai rispettivi abitanti del territorio la storia, i prodotti tipici e l’ambiente naturale del circondario
– Cooperare al fine di promuovere azioni di carattere culturale per far conoscere le millenarie ricchezze di questo territorio
– Avviare in collaborazione con le Università di Nizza, Imperia, Genova e Torino, un polo di ricerca sul patrimonio storico del contado di Nizza, per approfondire le conoscenze di questi territori e restituirle alle rispettive popolazioni sotto forma di esposizioni, incontri, conferenze, pubblicazioni
– Cooperare al fine di valorizzare la "Strada Reale Nizza – Torino" vero asse portante economico, politico e culturale di questo territorio, per farla conoscere e promuoverla come itinerario turistico
– Cooperare per dare vita, all’interno della “Delegazione del Patrimonio Storico lingua e cultura nizzarda” ad un gruppo di coordinamento dei comuni firmatari della Carta
– Impegnarsi a promuovere questa Carta presso organismi ed enti pubblici: regioni, province, Prefetture, Conseils Généraux, Communautés Urbaines, Comunità Montane e distretti territoriali senza dimenticare, naturalmente, le istituzioni nazionali ed europee e gli uffici del turismo
– Costruire dei progetti trasversali di ricerca e di valorizzazione culturale appoggiandosi a questi stessi organismi ed istituzioni per la ricerca di finanziamenti incrociati
– Infine, i firmatari si impegnano a sviluppare questo grande progetto culturale nel rispetto delle singole peculiarità e dello sviluppo sostenibile che sono patrimonio di questo territorio transfrontaliero.