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Zoccarato: “Partito delle Libertà vorrà dire meritocrazia e apertura, con l’obiettivo del 51%”

19 marzo 2009 | 11:38
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Zoccarato: “Partito delle Libertà vorrà dire meritocrazia e apertura, con l’obiettivo del 51%”
Zoccarato: “Partito delle Libertà vorrà dire meritocrazia e apertura, con l’obiettivo del 51%”
Zoccarato: “Partito delle Libertà vorrà dire meritocrazia e apertura, con l’obiettivo del 51%”
Zoccarato: “Partito delle Libertà vorrà dire meritocrazia e apertura, con l’obiettivo del 51%”
Zoccarato: “Partito delle Libertà vorrà dire meritocrazia e apertura, con l’obiettivo del 51%”
Zoccarato: “Partito delle Libertà vorrà dire meritocrazia e apertura, con l’obiettivo del 51%”

«Oggi non vedo nessuna differenza tra A.N. e Forza Italia, non vedo differenze tra gli amici che stanno entrando e quelli che c’erano un anno fa. Noi siamo una squadra e dobbiamo lavorare uniti».

Si è svolta questa mattina presso il Point di via Matteotti la conferenza stampa del candidato sindaco Maurizio Zoccarato sul tema “A una settimana dalla nascita del PDL”.
Presenti, oltre al candidato, anche il Commissario Cittadino di Forza Italia e il Coordinatore Cittadino di Alleanza Nazionale Giorgio Quilici.

Giuseppe Di Meco: «Forza Italia può vantare una storia importante,14 anni di attività politica hanno rappresentato una realtà significativa nel panorama italiano. Ci siamo sempre mostrati come un partito aperto che non deve aver paura di confrontarsi con le proprie anime nel senso culturale ma, allo stesso tempo, non deve avere correnti al proprio interno. L’alleanza con A.N. è sempre stata onesta, abbiamo lavorato molto assieme e da ora si lavorerà insieme per un solo progetto. Un partito che deve essere aperto a tutti colo che vorranno collaborare nel nostro progetto.

Un partito che nasce da due realtà che ora però si sono unite. Il gruppo consiliare sarà Popolo delle Libertà , la lista sarà Popolo delle Libertà e sarà formata da aspiranti consiglieri anche di A.N. ma non solo. Un appuntamento importante sarà l’evento che si terrà a breve a Roma per la nascita del Pdl dove sarà presente anche una delegazione sanremese. Da un anno a questa parte abbiamo trovato grande appoggio da persone che volevano partecipare al progetto. L’idea del partito unico va verso la semplificazione della situazione politica e contro il partito del ricatto e con quelle formazioni che non consentono la governabilità. La gente vuole votare un partito e un progetto che realizzi il proprio programma. Tutto ciò dovrà essere l’obiettivo anche della nostra realtà e ci misureremo con la realizzazione dei nostri obiettivi. Il nostro obiettivo sono i 10 anni di governo per Sanremo».

Giorgio Quilici: «Noi confluiremo nel Pdl. Quando più di un anno fa è stata paventata l’unione qualcuno aveva delle perplessità ma conoscendo i rappresentanti di Forza Italia non ci sono stati dubbi e da più di un anno andiamo all’unisono nella pianificazione». 

Maurizio Zoccarato: «da coordinatore provinciale il Pdl secondo me vuol dire apertura, meritocrazia, vuol dire 51%, vuol dire opporsi a correnti e correntine ed aprirsi ad un progetto condiviso. Di Meco è stato chiaro e vorrei dire che il percorso è iniziato un anno fa quando alle politiche gli italiani hanno dato fiducia al Pdl. Serviva fare un percorso che partisse dal basso e la dimostrazione è il buon funzionamento del nostro gruppo. Io oggi non vedo nessuna differenza tra A.N. e Forza Italia, non vedo differenze tra gli amici che stanno entrando e quelli che c’erano un anno fa. Noi siamo una squadra e dobbiamo lavorare uniti.

Quando si parla di amici si parla anche di liste e le liste daranno molta importanza alla meritocrazia, andremo a formare un’eccellenza e il livello andrà a stabilizzarsi verso l’alto. Sto pensando ai problemi della gente e non agli attacchi degli avversari. Devo conoscere i problemi della città di Sanremo e nella seconda parte della campagna dovremo dire con forza quali sono le nostre intenzioni per risolverli. Dobbiamo essere propositivi e non temere il confronto. Il Pdl ha una differenza, si è posto come aperto e che invita la gente ad entrare ed ora vedo molte persone che l’anno scorso non c’erano. Sto facendo una campagna porta a porta andando vicino alla gente e mi dedico 12-14 ore al giorno e credo che i cittadini possano avere idee buone. A giorni presenteremo il nostro sito, sarà una novità anche per l’approccio con l’elettore, un sito facile con cui si potrà accedere direttamente al candidato sindaco. A differenza di altri non ho problemi a dare il mio numero di telefono e trovo sbagliate le idee di chi crede di fare la campagna pensando di sapere come fare tutto.

Se partiamo dal presupposto di essere dei fenomeni ci si sbaglia. Noi abbiamo detto che se sarà il caso faremo intervenire l’esercito, i nostri concorrenti l’hanno cavalcata contro di noi e la gente ci ha dato ragione. Loro parlano di turismo e mi devono spiegare come si fa turismo senza la sicurezza, la pulizia e in una città in cui non c’è voglia di cambiare. Loro parlano di macchina amministrativa ma mi dicono che non hanno rapporti con la macchina amministrativa. La trasparenza non è solo della sinistra, noi saremo molto più trasparenti di loro. Quando amministreremo renderemo noto ai cittadini quotidianamente cosa fanno i loro amministratori. Ho sentito qualcuno che diceva che non conosco quanti sono i militari, ma se noi ne mettiamo 8 o 10 che fanno pattuglia in via Martiri e altri 4-5 che passeggiano in via Pietro Agosti fanno del male? Non posso pensare che per qualcuno la porta di casa sia un gabinetto. Noi faremo sì che i sanremesi tornino padroni di Sanremo. Solo quando i cittadini ameranno Sanremo potremo dirci pronti per il turismo. Insegneremo che la pista ciclabile è una risorsa che non è solo di Sanremo ma di tutta la riviera ligure e della Costa Azzurra. Dobbiamo pensare alla pista come un aiuto per il turismo.

Daremo una mano agli albergatori. E’ bene che in una città come Sanremo gli alberghi aprano e non chiudano. Sanremo ha delle risorse che altri non hanno come il campo ippico o il campo da golf cosa che non ha nemmeno Montecarlo. Volontariamente non abbiamo voluto fare una conferenza stampa schierando tutti quelli che sono con noi, sarebbe stato di cattivo gusto. Non stiamo a giudicare chi era con Borea e chi ha creduto in un progetto che non è stato mantenuto. Con la risorsa del Casinò ora dovremmo avere i marciapiedi d’oro. Il Casinò sarebbe dovuto servire per avere risorse per Sanremo. Noi ci apriremo al mondo andando a confrontarci con le località che nella storia sono state in competizione con Sanremo. Comprenderemo che Sanremo non è una città ai confini con la Francia ma dovremo capire che deve essere una perla del Mediterraneo e conosciuta in Europa. Ringrazio tutti quelli della società civile che ci appoggiano anche senza essere in lista e tutti gli uomini di partito che hanno messo da parte le loro idee per convenire nel progetto. Per amministrare la città abbiamo bisogno del 60% per non essere ricattati. Sanremo ha il diritto di sognare e un sogno, se è costruito bene, si può creare solo con un grande progetto».