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Venerdì 6 marzo la presentazione del libro dedicato alla moglie di Alessandro Natta

2 marzo 2009 | 08:52
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Venerdì 6 marzo la presentazione del libro dedicato alla moglie di Alessandro Natta

Saranno presenti Adele Morelli Natta, Costanza Florimonte, segretaria confederale CGIL Imperia, Anna Giacobbe, segretaria generale SPI Liguria e Onorevole Livia Turco.
Coordinerà Francesca Paglieri autrice del libro

La Cgil di Imperia organizza, in occasione della ricorrenza della Festa della donna, per venerdì 6 marzo alle 16 presso la Sala Varaldo della Camera di Commercio di Imperia la presentazione del libro ALESSANDRO ED IO. LA VITA ‘BELLA’ DI ADELE MORELLI NATTA (Ennepilibri 2009 collana editoriale npl-saggistica). Saranno presenti Adele Morelli Natta, Costanza Florimonte, segretaria confederale CGIL Imperia, Anna Giacobbe, segretaria generale SPI Liguria e Onorevole Livia Turco.
Coordinerà Francesca Paglieri autrice del libro.

Una vita “bella”, trascorsa con un’intensità particolare e unica, come forse poteva essere solo quella della moglie del deputato imperiese Alessandro Natta, “ultimo segretario del PCI” come egli stesso sosteneva, mancato nel 2001. E’ la vita di Adele Morelli, 91 anni, che con grande lucidità ricorda, e racconta, tutto quello che hanno significato la Seconda Guerra Mondiale, il Dopoguerra e le vicende più recenti. Ci sono così tante cose da scoprire e da imparare nelle parole di Adele Morelli Natta che, ogni volta si conversa con lei, non si può fare altro che tornare alla propria vita arricchiti di qualcosa in più. A partire dalla sua gioventù, trascorsa in collegio, luogo dove, giovanissima, si innamora di Alessandro Natta e inizia con lui un rapporto lungo praticamente 70 anni. Adele ricorda con grande lucidità il periodo della guerra e soprattutto quella vissuta dalle donne, Ha affrontato intensamente gli anni della guerra con un coraggio non comune. Ha prestato il proprio lavoro all’ospedale militare a contatto diretto con gli orrori della guerra, con i feriti e i morti. Con grande forza d’animo ha saputo affrontare situazioni molto difficili. Una forza che l’ha contraddistinta sempre, anche alla fine del conflitto mondiale. Dopo il matrimonio con Alessandro e la nascita della figlia, ha accettato l’idea del marito di rifiutare la prestigiosa cattedra di Pisa, che gli era stata offerta grazie ai suoi innumerevoli meriti letterari, per diventare funzionario di partito. Una decisione che Adele ha saputo rispettare fino in fondo, che l’ha portata a smettere di lavorare e a seguire la politica, diventando una delle rarissime donne che facevano comizi subito dopo la guerra. Adele nella politica è rimasta nelle retrovie, non assumendo quindi incarichi ufficiali. E’ stata però una delle maggiori animatrici, nel territorio imperiese, dell’UDI (Unione Donne in Italia) che si occupava di organizzare manifestazioni e momenti di socialità per le famiglie. Occasioni anche per discutere di temi d’attualità e quindi, tra le righe, fare “politica”.