Un lavoratore di una fabbrica di Monaco a proposito del convegno ‘Problematiche frontalieri’

1 marzo 2009 | 10:39
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Un lavoratore di una fabbrica di Monaco  a proposito del convegno ‘Problematiche frontalieri’

“Il convegno è stato organizzato senza nessuna pubblicità, nessun annuncio sui giornali locali o sui canali informatici e ancor più grave, senza invitare le associazioni di categoria”

"Buongiorno direttore,sono un frontaliere e svolgo il mio lavoro in una fabbrica di Monaco da 32 anni. Volevo intervenire sul convegno ‘Problematiche frontalieri’ svoltosi di sorpresa! Senza nessuna pubblicità nessun annuncio sui giornali locali o sui canali informatici e ancor più grave senza invitare le associazioni di categoria. Tutto questo proprio per evitare la presenza di
frontalieri al convegno. Frontalieri che avrebbero potuto porre domande imbarazzanti del tipo: voi che volete occuparvi dei nostri problemi dove eravate quando per settimane i lavoratori frontalieri sono scesi in piazza a Monaco scioperando per difendere il loro posto di lavoro? Siete favorevoli ad una legge definiva sul bonus fiscale,la sua rivalutazione e l’estensione ai pensionati? Conosco bene la risposta negativa del consigliere Eures-Azur (l’ha già esplicitamente dichiarato in varie occasioni) vorrei però sapere cosa ne pensano i dirigenti locali delle altre organizzazioni sindacali e soprattutto vorrei sapere se queste ostilità nei nostri confronti sono condivise anche dai dirigenti nazionali di questi sindacati oppure sono solo prese di posizione personali. La mia opinione personale è: visto che i lavoratori ed i pensionati frontalieri devono fare le dichiarazione dei redditi come fossero lavoratori autonomi o artigiani ‘pagando quindi le tasse in anticipo’, non potendo rivolgersi ai commercialisti per ragioni di prezzo, si rivolgono ai vari caf sindacali. Il calcolo è semplice: più bonus=meno dichiarazioni=meno entrate. Ho letto sul vostro sito una notizia finalmente positiva, cioè che una delegazione dalla FAI ha incontrato a Roma alcune importanti autorità politiche e discusso dei nostri problemi ottenendo il loro impegno per risolverli. Ecco io credo che noi frontalieri dovremmo appoggiare e sostenere questo genere di iniziative fatte da’frontalieri per noi frontalieri’."