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Parcheggi: la Cassazione limita i poteri ai concessionari

25 marzo 2009 | 08:12
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Parcheggi: la Cassazione limita i poteri ai concessionari

“Per una piccola città come Arma di Taggia, di novemila abitanti circa, sarebbe assurdo affidare ad una società privata il compito di gestire e controllare i parcheggi delimitati con le strisce blu”

L’anno scorso alla vigilia delle festività natalizie, il sindaco del Comune di Taggia, Vincenzo Genduso, annunciava i lavori di riqualificazione di via Colombo e le linee di indirizzo del nuovo piano di parcheggi per Arma di Taggia, che dovrebbe entrare in vigore entro la fine di quest’anno.
Sono previste nuove tipologie di parcheggi, con strisce verdi per i residenti e commercianti (a pagamento, a prezzo ridotto) e con strisce rosa – riservati alle donne sole al volante, in gravidanza – che si aggiungeranno ai parcheggi attualmente delimitati con le strisce blu a pagamento (da € 0,50 passeranno a € 1,00 l’ora) e con le strisce bianche dove si parcheggia gratuitamente. La grande novità potrebbe essere che a infliggere le multe non sarà più la Polizia Municipale (in alcuni comuni la chiamano Polizia locale) bensì una società privata.
In via Colombo l’intervento di riqualificazione è già iniziato con l’abbattimento degli alberi (…). A lavori ultimati saranno tracciate strisce blu. In questa strada, lo stazionamento da sempre è stato gratuito. Anche sulla passeggiata a mare le strisce bianche saranno dipinte in blu.  
Il Difensore civico del Comune di Chiavari, Prof. Corrado Cicciarelli, ritiene che i Comuni debbano gestire in proprio i parcheggi. “I Comuni piccoli – spiega il Difensore civico – che non gestiscono direttamente i parcheggi e affidano a una società privata questo servizio, lo fanno senza tenere conto del fatto che sarebbero sufficienti due o tre persone per eseguire lo stesso compito a costi inferiori. Il Comune che affida a privati questo servizio si toglie risorse per regalarle a una società esterna”.
La Corte di Cassazione con sentenza n. 5621, datata 11 marzo 2009, ha stabilito che i dipendenti delle società che gestiscono i posteggi a pagamento, su concessione dei Comuni, non possono fare le multe per ogni tipo di infrazione che si verifica nell’area di posteggio ma solo per le infrazioni dentro le strisce blu. I giudici della Suprema Corte affermano: “Le violazioni in materia di sosta, che non riguardino le aree contrassegnate con le strisce blu, non possono essere rilevate da personale dipendente delle società concessionarie di aree adibite a parcheggio a pagamento, seppure commesse nell’area oggetto di concessione”.
Alla luce della suddetta sentenza, l’Amministrazione comunale di Taggia dovrebbe rinunciare a dare in appalto la riscossione e il controllo dei parcheggi sul suolo pubblico. Per una piccola città come Arma di Taggia, di novemila abitanti circa, sarebbe assurdo affidare ad una società privata il compito di gestire e controllare i parcheggi delimitati con le strisce blu, dal momento in cui le violazioni commesse negli altri parcheggi, come pure per la circolazione stradale in ambito comunale, è di competenza esclusiva della Polizia Municipale.  

Claudio Mazza